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Mandante dell’omicidio Ridosso a Scafati, ‘o dentista Muollo scarcerato anche per effetto del coronavirus: va ai domiciliari Provincia e Regione 

Mandante dell’omicidio Ridosso a Scafati, ‘o dentista Muollo scarcerato anche per effetto del coronavirus: va ai domiciliari

“Malato e con seri problemi di cuore”, con questa motivazione- accogliendo il ricorso del difensore- Ferdinando Muollo alias ‘o dentista lascia il carcere per essere trasferito agli arresti domiciliari. Dove sconterà 12 anni e mezzo di reclusione per essere il mandante dell’omicidio di Salvatore Ridosso Piscitiello avvenuto agli inizi del 2000. Lo hanno deciso i magistrati della Sorveglianza di Salerno dopo che l’avvocato difensore Massimo Autieri aveva presentato istanza di scarcerazione, respinta in prima battuta e poi accolta anche per l’intervento del procuratore generale Antonella Giannelli della Corte d’Appello di Salerno e per il rischio contagio di coronavirus in carcere. Come ricostruito dai giudici salernitani, l’omicidio del fratello di Romolo Ridosso – attuale collaboratore di giustizia – aveva come retroscena la gestione del mercato dei videopoker e alcune forniture mediche per cui era venuto meno un accordo tra soci. Un omicidio deciso da Ferdinando Muollo, ‘o dentista, noto a Scafati perché impegnato nel settore dell’odontotecnica. Quella morte aveva poi- come scrive Metropolis- aperto la lunga scia di omicidi di camorra ricostruiti successivamente dalla Procura Antimafia di Salerno. Infatti, dopo l’uccisione di Salvatore Ridosso alias Piscitiello, non era tardata ad arriva, la risposta dei Ridosso. Che si materializzò il 22 ottobre 2002, quando Andrea Carotenuto – ritenuto legato al gruppo formato dalle famiglie Muollo e Tammaro – sarebbe stato ammazzato dall’allora 16enne Luigi Ridosso, figlio di Salvatore, con il cugino Gennaro conduceva la moto usata per l’agguato di via Martiri d’Ungheria. Una vendetta poi continuata con il tentato omicidio di Generoso Di Lauro e l’uccisione di Luigi Muollo il 9 settembre del 2003. A 17 anni da quell’omicidio la Cassazione aveva confermato la condanna per Ferdinando Muollo. Ieri gli arresti domiciliari.

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