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LUTTO NAZIONALE E FUNERALI DI STATO. NORMATIVA L'Avvocato risponde 

LUTTO NAZIONALE E FUNERALI DI STATO. NORMATIVA

Come è nostra abitudine, ci piace commentare gli eventi di maggiore rilevanza, mantenendo una posizione di semplici osservatori ed un’ottica di studio delle normative e delle regole vigenti: tenendoci ben lontani da tutte le diatribe e contestazioni che spesso nulla regalano alla serena visione degli eventi stessi.
In riferimento alle esequie di Silvio Berlusconi, sono stati disposti sia i “funerali di Stato” che la proclamazione del “lutto nazionale”.

Scendiamo, come sempre, nei dettagli della normativa, cercando di chiarire le idee a quanti ci leggono.

Innanzitutto bisogna osservare che i “funerali di Stato” ed il “lutto nazionale” sono cerimonie distinte a tutti gli effetti, e non necessariamente l’una comporta la presenza dell’altra.
Il “lutto nazionale” è un’iniziativa che viene posta in essere, essenzialmente, per la dipartita di personaggi che hanno segnato la storia del Paese, o a seguito di eventi luttuosi e catastrofi naturali, che colpiscono in maniera particolare la coscienza comune.
Molti si chiedono quali siano le reali conseguenze della proclamazione di tale provvedimento: innanzitutto, sul territorio nazionale e nelle sedi della rappresentanze diplomatiche e consolari, verrà esposta la bandiera a mezz’asta all’esterno, mentre all’interno i vessilli porteranno una doppia striscia di velo nero, in segno di lutto.
Previsto l’annullamento di tutti gli impegni nelle agende del Governo, tranne per gli eventi di beneficenza.
Gli uffici pubblici resteranno aperti, come le attività commerciali e, nelle scuole, c’è solo l’invito ad osservare un minuto di silenzio commemorativo.

I “funerali di Stato” a differenza delle “esequie solenni” (che non sono finanziate dal Governo), prevedono invece che tutte le spese organizzative siano a carico dello Stato e sono riservati, salvo diverse prescrizioni delle famiglie, ai Presidenti della Repubblica, del Senato, delle Camere: nonché del Consiglio dei Ministri o della Corte Costituzionale.
Oltre che a queste alte cariche, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha facoltà di decidere a chi altro spetti l’onore di un “ultimo saluto ufficiale”: solitamente cittadini caduti nell’adempimento del dovere o in operazioni terroristiche e malavitose.
Il Cerimoniale è particolarmente rigido e prevede indicazioni su comportamenti, presenze ed abiti da indossare, sia maschili che femminili.
La camera ardente dovrà essere chiusa un’ora prima del tramonto, mentre la bara verrà avvolta nel tricolore, solo per i Presidenti della Repubblica o per chi ha attuato gesti altamente eroici.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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