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Lutto a Salerno e Pellezzano, addio al foto giornalista Antonio Villari Attualità Cronaca Primo piano 

Lutto a Salerno e Pellezzano, addio al foto giornalista Antonio Villari

Ci sono notizie che non vorresti mai ricevere. Un fulmine a ciel sereno ha squarciato l’atmosfera in una tranquilla domenica di marzo. Antonio Villari, di 69 anni, foto giornalista, ha lottato, purtroppo senza uscirne vincitore, la sua battaglia contro il Covid.  Persona buona e appassionata per il suo lavoro, sempre disponibile, grande tifoso della Salernitana, fotografo ufficiale della Jomi Pdo Salerno ed anche collaboratore della nostra redazione. Un uomo buono e generoso che abbiamo avuto di conoscere ed apprezzare durante numerosi eventi sportivi. Alla sua famiglia e a quanti lo hanno amato giunga il cordoglio dell’intera redazione de “Il Giornale di Salerno”.

Tanti i messaggi pubblicati da amici e conoscenti sulla sua bacheca Facebook tra cui spicca quello del primo cittadino di Pellezzano Francesco Morra: ”

Quella della dipartita del nostro concittadino, Antonio Villari, sono le notizie che non vorremmo mai ricevere. Un fulmine a ciel sereno ha squarciato l’atmosfera in una tranquilla domenica di marzo. Così, la cittadinanza è venuta a conoscenza della scomparsa del nostro caro Antonio, di 69 anni, foto giornalista, che ha lottato, purtroppo senza uscrine vincitore, la sua battaglia contro il covid, questo maledetto nemico invisibile, che da un anno ha fatto irruzione nelle nostre vite, sconvolgendo e stravolgendo la quotidianità di tutti. È purtroppo la nona vittima a causa del covid a Pellezzano.

A nome mio personale e dell’intera amministrazione che rappresento, porgo alla famiglia Villari le più sentite condoglianze cristiane, dicendo alla moglie Maria e alle figlie Giovanna e Annalisa, di farsi forza in un momento così complicato. Le parole, si sa, di fronte a lutti familiari, perdono ogni significato, perchè nessuna parola può spiegare la perdita di una persona cara.

Antonio se ne è andato lottando contro questo stramaledetto virus, senza sapere bene dove ha potuto contrarlo. Magari proprio nel momento in cui stava svolgendo la professione di cui era fortemente appassionato e che non ha mai abbandonato, pur consapevole dei rischi cui andava incontro. Sento, quindi, il dovere di ricordarlo con il suo sorriso stampato sul volto, di persona seria, rispettabile, generosa, e legatissima alla sua famiglia. Questa Comunità, caro Antonio, non ti dimenticherà mai”

 

mm

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