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L’Ucraina: “Italia generosa con i nostri rifugiati” Attualità Primo piano 

L’Ucraina: “Italia generosa con i nostri rifugiati”

“Vorrei ringraziare molto il popolo italiano, il governo e personalmente la premier Meloni per la posizione molto convinta, molto logica nel sostegno all’Ucraina nel suo cammino verso la libertà. L’Italia sostiene l’Ucraina in tutti gli ambiti a 360 gradi, militare e nelle sanzioni, ed è molto caloroso l’approccio verso quei rifugiati che sono andati in Italia, soprattutto donne e bambini. Ciò ha creato un legame fra le nostre famiglie. L’Ucraina, con il sostengo dell’Italia, diventerà membro della Ue”. Lo ha detto il premier ucraino Denys Shmyhal a Porta a Porta ieri sera. “Italia e Ucraina sono dei veri amici e non solo partner”, ha aggiunto. Intanto sono già una trentina le aziende piemontesi potenzialmente coinvolte nella ricostruzione dell’Ucraina. Questo gruppo ha partecipato oggi, a Roma, alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione, ma molte altre imprese della regione hanno manifestato alle proprie associazioni di categoria l’intenzione a prendere parte alla ripartenza del Paese devastato dalla guerra.

L’invito alle aziende a essere coinvolte nella ricostruzione era stato rivolto dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in occasione della sua visita al Grattacielo Piemonte lo scorso 9 marzo. L’ambasciatore aveva ricordato che il Piemonte era stata una delle prime regioni a correre in aiuto dell’Ucraina dopo lo scoppio della guerra – con l’invio di aiuti, l’accoglienza dei profughi e le missioni umanitarie per portare all’ospedale Regina Margherita di Torino una ventina di bambini in modo che potessero proseguire in sicurezza le cure oncologiche. Yaroslav Melnyk aveva auspicato “un coinvolgimento pieno anche nella ricostruzione”.

Per il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano “è quindi importante che aziende piccole e grandi del territorio siano in campo per contribuire alla ripartenza dell’Ucraina fin d’ora, nonostante il conflitto sia ancora in corso. La partecipazione alla conferenza a Roma è stato un primo passo, ma siamo già al lavoro con l’ambasciata a Roma per individuare una regione ucraina con la quale sottoscrivere un memorandum di collaborazione e mettere a disposizione quanto il Piemonte può offrire per la ricostruzione ed il ritorno alla normalità” (Rainews)

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