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Legambiente all’Anci: multe per chi getta a terra guanti e mascherine Attualità 

Legambiente all’Anci: multe per chi getta a terra guanti e mascherine

Da quando è iniziato il lockdown in Campania sono stati distribuiti più di 11.000.000 tra mascherine e guanti.
Sempre più spesso abbiamo visto dei gesti incivili e poco rispettosi con foto che hanno riempito tutti i social network dove i cittadini si lamentavano di come tantissime persone gettavano per strada guanti e mascherine.

Legambiente, dapprima con Federfarma e di recente con l’Anci ha cercato di creare campagne di informazione per lo smaltimento di guanti e mascherine cercando di installare sul territorio italiano il maggior numero possibile di contenitori per la raccolta di tali rifiuti soprattutto dove più facilmente venivano gettati a terra tipo vicino i supermercati o nei pressi degli ospedali.
Calcolando che in media una mascherina pesa 11 grammi, ad oggi sono stati distribuiti oltre 106 tonnellate di materiali destinati a diventare ben presto rifiuti, visto l’utilizzo di poche ore o addirittura minuti che se ne fa di essi.
Ovviamente poichè guanti e mascherine nel tempo diventeranno parte integrante della nostra nuova quotidianità, bisogna fare delle campagne di sensibilizzazione sempre più numerose.

Mariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania ha così dichiarato: “E’ importante imparare a convivere con i nuovi dispositivi di protezione individuale ma è necessario anche imparare a non gettarli dove capita, come spesso succede nelle nostre città. E’ fondamentale che il cittadino diventi altruista nel portare la mascherina, meglio se riutilizzabile, ma anche responsabile nel gettarle nell’indifferenziato in sacchetti resistenti. Ma un ruolo fondamentale spetta agli amministratori che devono predisporre campagne di sensibilizzazione sulle corrette modalità di conferimento dei materiali sanitari e al tempo stesso emanare ordinanze che prevedono multe per chi getta a terra mascherine e guanti. Sono interventi necessarie già oggi, ma ancor di più nei prossimi mesi, dove prevediamo una produzione di scarti di mascherine e guanti notevole. Basti pensare se solo il 5% delle mascherine chirurgiche distribuite dagli inizi di marzo ad oggi, oltre 336 mila, non venisse smaltito correttamente e magari disperso in natura questo si tradurrebbe in ben 1,3 tonnellate di plastica in natura: uno scenario pericoloso che va disinnescato per evitare il rischio di ritrovarci questi materiali pericolosi sulle nostre spiagge, nei nostri mari e nei nostri fiumi».

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