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Lavori su un immobile con i soldi di una società poi fallita: sequestrati oltre 2 milioni di euro e tre imprenditori indagati Cronaca Provincia Provincia e Regione 

Lavori su un immobile con i soldi di una società poi fallita: sequestrati oltre 2 milioni di euro e tre imprenditori indagati

La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Salerno ha eseguito un’ordinanza applicativa di misura cautelare, emessa dal Gip su richiesta della Procura di Nocera Inferiore, per oltre 2 milioni di euro, nei confronti di D.G. e delle figlie D.G e D.E.L, tutti nella qualità di amministratori di una società fallita, operante nella grande distribuzione. Le indagini, eseguite dai finanziari della polizia giudiziaria della Procura e della Compagnia di Nocera Inferiore, hanno permesso di accertare che gli indagati, tra il 2016 e il 2019, avevano impiegato ingenti disponibilità economiche dell’azienda per eseguire opere e migliorie (quali lavori edili ed impianti) su un immobile di proprietà di un’altra società, sempre a loro riconducibile, in tal modo causandone il dissesto ed il successivo fallimento per il crescente indebitamento. Tali opere hanno riguardato una nuova attività denominata “progetto ristorazione”, ovvero la ristrutturazione di un complesso immobiliare suddivido in tre corpi: uno adibito a “wellness/fitness”, uno adibito ad “hotel” ed uno a “ristorante”.  In particolare, il provvedimento cautelare si è reso necessario per l’impossibilità di acquisire all’attivo fallimentare la somma sostenuta per la ristrutturazione del complesso immobiliare, essendo la stessa stata inscindibilmente incorporata nel fabbricato di pertinenza di altra immagine societaria, anch’essa riconducibile agli indagati. In sede di inventario, infatti, la curatela ha potuto acquisire al fallimento i soli beni mobili, quali arredi ed attrezzature, dislocati nell’area “wekkness/fitness” e nell’area “hotel” della struttura che, era stata ristruttura con risorse provenienti dalla società fallita.  Sulla base delle indagini condotte, la Procura ha richiesto ed ottenuto il sequestro preventivo finalizzato alla confisca in forma diretta, nei confronti dei tre amministratori, per la somma complessiva di 2.602.359 euro

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