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La provocazione di Beppe Grillo: candidato alla segreteria del Pd Attualità Politica 

La provocazione di Beppe Grillo: candidato alla segreteria del Pd

Beppe Grillo si candida alla segreteria del PD dopo le dimissioni di Zingaretti. Il garante del Movimento 5 Stelle dedica un lungo post alla situazione politica e, con una provocazione, lancia anche la sua candidatura alla guida del Partito Democratico. “Mi ero iscritto al Pd qualche anno fa, vi ricordate alla sezione di Arzachena, poi mi dettero indietro i soldi e la tessera e Fassino fece la sua premonizione dicendo: si faccia un partito – ricorda il fondatore del M5S – . Poi vedo la situazione del partito democratico, vedo la nostra, vedo una coalizione di forze antagoniste che devono governare insieme, capitanate da una personalità diciamo straordinaria come può essere Draghi, però tutto questo per la pandemia”. Poi spiega: “Siamo nel caos ma il caos è creativo, quindi ho visto questo partito, il partito democratico: va via una buona persona. E’ nauseata un po’ da tutto come siamo un po’ tutti nauseati dalla politica, dai partiti. Forse c’è un momento di riflessione, il Pd deve avere una narrazione deve avere un progetto: io non ho mai sentito parole come transizione, ecologia, energie rinnovabili, eppure sono tutte cose che sono sul piatto adesso”.

“Quindi io mi propongo per fare il vostro segretario elevato del partito democratico, mettete 2050 nel vostro simbolo, come sarà nel nostro prossimo: con Conte sarà 2050. Invito tutti i partiti a mettere 2050 nel loro simbolo, facciamo un progetto in comune, ne usciremo in un modo straordinario e io vengo li, metto a disposizione i progetti sarà tutto diverso nel futuro, sarà come progettare un agricoltore fra dieci anni”, aggiunge Grillo.

“Dobbiamo riprogettare tutto, non possiamo farci concorrenza, destra, sinistra. La concorrenza, non funziona più, non funziona nell’evoluzione, non funziona, proprio nella legge della termodinamica. Siamo nel caos ma il caos è creativo, quindi ho visto questo partito, il partito democratico che va via una buona persona”, dice auspicando una svolta. Grillo cita i giovani sia di destra e sinistra”. E poi aggiunge che non si tratta di “fare un muro contro il fascismo, sta cambiando anche lì, io credo che la Meloni, che i leghisti, i giovani, non ci siano queste differenze incredibili”, conclude Grillo. (adnKronos)

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