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La Provincia di Salerno è in bolletta e “svende” i suoi tesori Politica Primo piano 

La Provincia di Salerno è in bolletta e “svende” i suoi tesori

Fu acquistato nel giugno del 2005 con poco più di 1,6 milioni di euro perché diventasse la sede operativa del “Cartoons on the Bay”, la prestigiosa rassegna di cinema di animazione organizzata all’epoca da Rai Trade; poi il sogno fallì miseramente, tanto che oggi l’ex confettificio Pansa di Amalfi è praticamente un rudere cadente e pericoloso. Un complesso immobiliare comunque appetibile, per la sua posizione strategica (nella Valle dei Mulini) e per le sue volumetrie (1.500 mq su quattro livelli, di cui uno su piano stradale, per una cinquantina di vani). E per il suo attuale prezzo: 720mila euro, la metà insomma di quanto pagato all’epoca da Provincia di Salerno e Comune di Amalfi. Un affare per il quale al momento sono in corsa due contendenti che, nei mesi scorsi, hanno formalizzato la loro proposta. Toccherà al notaio salernitano Luca Restaino procedere all’aggiudica il prossimo 6 novembre, così come previsto dall’incarico conferitogli dai vertici di Palazzo Sant’Agostino.

La vendita e i pretendenti. È il settembre del 2017: la giunta provinciale inserisce l’ex confettificio tra i beni da alienare; un mese dopo c’è già il bando per l’asta pubblica: per l’immobile (di cui la Provincia è proprietaria per il 79,3%, mentre la restante parte, 20,6%, è del Comune di Amalfi) era prevista una somma di 754mila euro. Entro in termine fissato 30 novembre 2017 – non arriva però nessuna offerta. Poi qualcosa si muove. Il 26 aprile scorso viene inviata a Palazzo Sant’Agostino una manifestazione di interesse da parte di una società napoletana prossima a costituire una Ati con un professionista di Salerno. Sul piatto mettono 700mila euro per rilevare l’ex confettificio. Il 16 luglio nuova manifestazione di interesse, questa volta presentata da un altro professionista salernitano che offre per l’immobile 720mila euro. A questo punto la Provincia, sotto la guida del presidente Canfora, decide di muoversi e affida al notaio Restaino il compito di fissare le operazioni di vendita all’asta dell’ex confettificio Pansa. Attraverso le seguenti modalità: la vendita avverrà in un unico lotto; e il prezzo base determinato è di 720mila euro. Prevedendo che ogni offerta in aumento non potrà essere inferiore a 3mila euro. Il professionista incaricato, sulla base delle indicazioni della Provincia, ha così indetto l’asta per il prossimo 6 novembre. Se per il giorno prima non saranno pervenute altre offerte saranno in due a contendersi l’acquisto dell’immobile: un primo soggetto (la Ati napoletana- salernitana guidata da due giovani imprenditori) ha già offerto 700mila euro; l’altro (il professionista salernitano) 720mila, la stessa cifra posta a base d’asta dalla Provincia con la determina del 24 luglio.

Il terzo incomodo. Ovviamente bisogna ora capire se il Comune di Amalfi – che pure in passato aveva ipotizzato un riutilizzo dalla parte dell’immobile di sua proprietà anche attraverso una variante – eserciterà o meno il diritto di prelazione. L’Amministrazione guidata dal sindaco Daniele Milano, in virtù del suo 20%, potrebbe infatti bloccare le procedure di vendita e formalizzare la sua offerta. Al momento però dal Comune di Amalfi non è giunta alcuna iniziativa in tal senso. Anzi, da indiscrezioni l’Amministrazione pare non abbia alcun interesse ad accollarsi la spesa. Passi per il 720mila euro, fanno notare da Palazzo di Città, ma quello che spaventa di più sono i costi per rimettere in sesto il complesso immobiliare ormai ridotto ad un rudere. Per il completo recupero occorrerebbero decine di milioni di euro: e poi per farne che cosa? Dubbi legittimi quelli dell’Amministrazione Milano; come legittimi sono gli interessi dei privati intenzionati a rilevare l’immobile. Un’operazione consistente ed appetibile, soprattutto se si considera che l’ex confettificio Pansa è nel cuore della Valle dei Mulini, uno dei siti più importanti e suggestivi della Costiera amalfitana.

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