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La Doria, operai salernitani con l’incubo trasferimento Economia Provincia e Regione 

La Doria, operai salernitani con l’incubo trasferimento

Incubo trasferimento a Parma per i lavoratori dell’azienda La Doria dopo il collocamento degli operai di Acerra negli stabilimenti salernitani. Le maestranze, dopo i provvedimenti del mese scorso, temono nuovi provvedimenti entro la fine dell’anno per la nuova destinazione che porterà a stabilire la nuova sede di lavoro nell’azienda parmigiana di viale delle Esposizioni. Da qui, la richiesta dei lavoratori ai sindacati di fare luce sulle intenzioni del management del colosso alimentare con sede ad Angri. Per ora La Doria non ha svelato le prossime decisioni, ma questo preoccupa non poco le parti sociali pronte a chiedere un tavolo di concertazione in prefettura a Salerno. «Sulla vertenza dell’azienda La Doria di Angri non può calare il silenzio dopo il trasferimento degli operai dalla sede di Acerra agli stabilimenti salernitani. Dai vertici della società serve la conferma che nessun posto di lavoro verrà sacrificato ha detto Gigi Vicinanza , sindacalista della Cisal provinciale dopo il trasferimento dalla sede di Acerra alle sedi salernitane della ditta come Angri, Fisciano e Sarno, non è dato sapere quali sono le intenzioni della ditta in merito ai livelli occupazionali per il prossimo futuro. È pur vero che fino ad ora nessun posto di lavoro è andato perso, ma questo silenzio a oltranza appare ingiustificato è preoccupante per chi, da mesi, prova ad avere risposte nell’indifferenza più totale delle istituzioni e delle parti sociali, eccezion fatta per alcuni casi sporadici». Chiamate in causa anche le istituzioni. «La Doria deve semplicemente rendere chiaro che cosa ha in mente per i prossimi mesi, se sono previsti esuberi o l’utilizzo di ammortizzatori sociali. Restano tutte ipotesi e strade dunque percorribili, anche se adesso, va ribadito per correttezza, i lavoratori di Acerra stanno operando senza alcun problema nelle sedi salernitane – ha continuato il sindacalista della Cisal provinciale – ma le perplessità e i dubbi che attanagliano le maestranze non possono rimanere domande inevase. Sarebbe anche bello capire il governo Conte cosa vuole fare, poiché il vicepremier Di Maio ha pubblicamente sposato la causa dei lavoratori di Acerra, posando anche per una foto con gli operai e mantenendo il loro striscione, senza poi dare seguito ad azioni concrete. Non è allarmismo, perché sarebbe opportuno avere chiarezza prima di trovarci a gestire l’ennesima sentenza sul territorio salernitano». Fonte: Il Mattino

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