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La commissaria fa rinascere il bene confiscato ai clan a Capaccio Paestum Provincia e Regione 

La commissaria fa rinascere il bene confiscato ai clan a Capaccio Paestum

Presto uno degli immobili confiscati alla criminalità organizzata ed affidati al Comune di Capaccio Paestum potrebbe avere una nuova vita. Il Comune, oggi guidato dal commissario prefettizio Rosa Maria Falasca , ha impegnato 330mila euro. Serviranno per la realizzazione del progetto di riuso e rifunzionalizzazione del bene, che si trova in località Ponte Barizzo. Nel 2014, l’immobile, che ospita la sala teatrale Hera Argiva, fu adibito a centro per disabili. Il Comune, allora retto dal sindaco Italo Voza , su richiesta dell’Ufficio di Piano mise infatti a disposizione del Piano di Zona S7 gli spazi nei quali ubicare il centro. Ad oggi, il bene funge da centro sociale dove si svolgono attività delle diverse associazioni del territorio. Quello operato dall’Ente è molto probabilmente un anticipo dei fondi, considerato che il progetto, candidato a fondi regionali Por Fesr 2014-2020 (Asse 8 inclusione sociale) e Pon Legalità, ha ricevuto l’ok dalla Regione Campania, con apposito decreto dirigenziale del luglio scorso. Il progetto prevede di adibire il locale in questione a struttura polifunzionale dedicata all’aggregazione sociale, soddisfacendo così i bisogni rilevati dalla comunità locale. L’Ente, avendo ottenuto il finanziamento, dovrà provvedere alla sua manutenzione e gestione per i 5 anni successivi all’intervento. L’immobile in questione fu confiscato, a seguito di una sentenza della Cassazione del 1985. Nel 1998, con un decreto emesso dal direttore generale del Demanio, il bene di proprietà di Giovanni Marandino , fu trasferito al Comune di Capaccio Paestum. Si tratta di locali situati al pianterreno di una palazzina in via Nazionale, dell’ampiezza di oltre 200 metri quadrati, con due diversi ingressi. All’interno della struttura è stato costruito un piccolo palco, realizzato per far svolgere manifestazioni, recite e rappresentazioni teatrali. Il locale di Ponte Barizzo non è il solo immobile nel patrimonio indisponibile dell’Ente. Dai dati dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni confiscati e sequestrati alla criminalità organizzata risulta che sono 19 gli immobili confiscati sul territorio. Di questi 16 risultano assegnati al Comune e 3 all’Arma dei carabinieri. Ai militari risultano assegnati dal 2006, ad opera della Procura della Repubblica, un appartamento, un box, garage e terreno. Per il resto, i beni trasferiti negli anni a partire dal 1985 al 1999 all’Ente, a seguito di sentenze del tribunale sono: appartamenti, garage, terreni che sono ubicati a Capaccio Scalo, a Capaccio Capoluogo e nella località Ponte Barizzo. Risultano 5 appartamenti in condominio, 2 box, garage autorizzati e posti auto, 7 terreni di cui 2 agricoli, 5 unità destinate ad appartamenti o simili. La localizzazione è, nel particolare: 4 nella zona Licinella; 2 in via Nazionale, 1 in contrada Getsemani, 1 in località Ponte Barizzo; 3 in via Italia; 2 in via della Repubblica; 1 in via Posillipo e 5 in località Pazzano. Fonte: La Città di Salerno

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