La Cna con l’Anci dal Governatore per riaprire subito parrucchieri e centri estetici
Sollecitare la riapertura il prima possibile, garantendo il rispetto delle regole.
Sarà questa la principale richiesta che la Cna porterà all’incontro convocato lunedì 11 maggio presso la Regione Campania al tavolo di lavoro dell’Unità di Crisi. Al Presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, la Cna presenterà il frutto del lavoro fatto d’intesa con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, rappresentata dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani: il codice di autoregolamentazione che definisce, punto per punto, i dispositivi e le condizioni che consentiranno a parrucchieri, estetiste e barbieri di rimettersi al lavoro. Dieci regole che la categoria si impegna a rispettare per convincere il Governatore prima (ed il Governo Centrale poi su sua sollecitazione) a riaprire i saloni di bellezza chiusi dal 10 marzo. Disinfezione giornaliera degli ambienti e degli strumenti, compresa la biancheria di lavoro, preferenza all’utilizzo di materiali e
accessori monouso, oltre ai già scontati dispositivi di sicurezza adeguati per la protezione dei dipendenti, disponibilità di gel igienizzante per le mani per tutti, sono tra le azioni che serviranno a parrucchieri, barbieri ed estetiste di lavorare in sicurezza per loro e per gli altri, garantendo il distanziamento all’interno dei saloni e gestendo l’ingresso dei clienti e dei fornitori tramite appuntamento e facendo in modo da evitare qualsiasi forma di assembramento.
“La nostra proposta sarà quella di riaprire al massimo entro il 18 maggio – ha dichiarato Sergio Casola, presidente regionale Benessere e Sanità Cna – abbiamo l’esigenza di comunicare alle migliaia di imprese campane, messe in ginocchio da questo stop prolungato, una data certa per la loro fase due”. La Cna, grazie al supporto di Anci Campania, ha già fatto pervenire all’Unità di Crisi regionale i “codici di autoregolamentazione” per la limitazione del contagio da coronavirus negli ambienti di lavoro.
“Questa intesa, favorita dalla Prefettura di Salerno è nata per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, che favorito dalla chiusura, ha ulteriormente danneggiato questa categoria di lavoratori – ha ricordato Stefano Pisani, che come ANCI Campania è anche componente della task force regionale- molti sindaci si sono impegnati in questa lotta e realizzare insieme il codice di autoregolamentazione è stata una naturale prosecuzione di un’intesa siglata nel comune obiettivo di salvaguardare la collettività e le imprese economiche”. L’andamento positivo della curva dei contagi che è bassa da giorni lascia ben sperare. Come ricordava il sindaco Pisani, la battaglia contro il coronavirus è stata affiancata in questo settore da una parallela lotta contro l’abusivismo, sostenuta dal prefetto Francesco Russo che Sollecitare la riapertura il prima possibile, garantendo il rispetto delle regole.
Sarà questa la principale richiesta che la Cna porterà all’incontro convocato lunedì 11 maggio presso la Regione Campania al tavolo di lavoro dell’Unità di Crisi. Al presidente della Giunta regionale, Vincenzo De Luca, la Cna presenterà il frutto del lavoro fatto d’intesa con l’Anci, l’associazione dei Comuni italiani, rappresentata dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani: il codice di autoregolamentazione che definisce, punto per punto, i dispositivi e le condizioni che consentiranno a parrucchieri, estetiste e barbieri di rimettersi al lavoro. Dieci regole che la categoria si impegna a rispettare per convincere il Governatore prima (ed il Governo Centrale poi su sua sollecitazione) a riaprire i saloni di bellezza chiusi dal 10 marzo. Disinfezione giornaliera degli ambienti e degli strumenti, compresa la biancheria di lavoro, preferenza all’utilizzo di materiali e
accessori monouso, oltre ai già scontati dispositivi di sicurezza adeguati per la protezione dei dipendenti, disponibilità di gel igienizzante per le mani per tutti, sono tra le azioni che serviranno a parrucchieri, barbieri ed estetiste di lavorare in sicurezza per loro e per gli altri, garantendo il distanziamento all’interno dei saloni e gestendo l’ingresso dei clienti e dei fornitori tramite appuntamento e facendo in modo da evitare qualsiasi forma di assembramento.
“La nostra proposta sarà quella di riaprire al massimo entro il 18 maggio – ha dichiarato Sergio Casola, presidente regionale Benessere e Sanità Cna – abbiamo l’esigenza di comunicare alle migliaia di imprese campane, messe in ginocchio da questo stop prolungato, una data certa per la loro fase due”. La Cna, grazie al supporto di Anci Campania, ha già fatto pervenire all’Unità di Crisi regionale i “codici di autoregolamentazione” per la limitazione del contagio da coronavirus negli ambienti di lavoro. “Questa intesa, favorita dalla Prefettura di Salerno è nata per contrastare il fenomeno dell’abusivismo, che favorito dalla chiusura, ha ulteriormente danneggiato questa categoria di lavoratori – ha ricordato Stefano Pisani, che come ANCI Campania è anche componente della task force regionale- molti sindaci si sono impegnati in questa lotta e realizzare insieme il codice di autoregolamentazione è stata una naturale prosecuzione di un’intesa siglata nel comune obiettivo di salvaguardare la collettività e le imprese economiche”. L’andamento positivo della curva dei contagi che è bassa da giorni lascia ben sperare.
Come ricordava il sindaco Pisani, la battaglia contro il coronavirus è stata affiancata in questo settore da una parallela lotta contro l’abusivismo, sostenuta dal prefetto Francesco Russo che ha avviato questo percorso di solidarietà collettiva nei confronti di una categoria, quella di acconciatori ed estetiste, di cui ormai tutti chiedono la riapertura. La Cna consegnerà a breve alla Guardia di Finanza, l’elenco di colleghi che non stanno rispettando le regole e si recano a domicilio per lavorare ed un elenco di “abusivi”. Le segnalazioni sono pervenute all’email [email protected] e Cna garantisce l’anonimato dei mittenti. Questa mattina si è svolto anche un altro incontro con il Prefetto e le associazioni di categoria al quale ha partecipato il presidente provinciale Cna, Lucio Ronca.