Istat, a luglio crollo degli inattivi e la disoccupazione sale all’11,3%
Il tasso di disoccupazione sale a luglio all’11,3% Lo comunica l’Istat segnalando un aumento di 0,2 punti percentuali da giugno. Il dato però si accompagna a un aumento degli occupati, + 59 mila unità, e un drastico calo degli inattivi, -115 mila. Aumenta quindi la quota di persone che pur non avendo un lavoro si mette alla ricerca, e questo fa crescere il tasso di disoccupazione, cioè il numero di persone che sono a caccia di un impiego ma non lo trovano. Risale, per lo stesso motivo, anche la disoccupazione giovanile che si attesta al 35,5%.
Per la prima volta dal 2008, torna sopra quota 23 milione il numero totale degli occupati: a luglio ha raggiunto quota 23.063 persone. Se si scorporano invece i dati sui nuovi occupati si evidenzia un aumento di 42 mila unità dei lavoratori dipendenti (23 mila stabili e 19 mila a termine) e 17 mila indipendenti. Su base tendenziale, cioè rispetto a luglio 2016, il numero di occupati sale di 294 mila unità: la crescita interessa uomini e donne e riguarda i lavoratori dipendenti (+378 mila, di cui +286 mila a termine e +92 mila permanenti), mentre calano gli indipendenti (-84 mila). Nello stesso periodo diminuiscono sia i disoccupati (-0,6%, -17 mila) sia, soprattutto, gli inattivi (-2,4%, -322 mila).
Positivi i commenti del governo. Per il ministro del Lavoro Giulano Poletti si tratta di “un altro passo nella giusta direzione, che ci avvicina ai livelli pre-crisi”. Esulta anche il segretario del Pd Matteo Renzi: “+918mila posti lavoro da febbraio 2014 a oggi. Il milione di posti di lavoro lo fa il Jobs Act”. Per il premier Paolo Gentiloni c’è “ancora molto da fare” ma si sento “gli effetti positivi del Jobs Act”.