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Infarto al chirurgo, sos ospedale: «La burocrazia blocca i rinforzi» Primo piano Provincia e Regione 

Infarto al chirurgo, sos ospedale: «La burocrazia blocca i rinforzi»

«Siamo in una situazione di emergenza, ma dalla direzione abbiamo avuto ampie garanzie. È la burocrazia ad allungare i tempi per le soluzioni che ci sono già state comunicate». Dopo l’sos lanciato dai chirurghi del Santa Maria dell’Olmo, scossi per le sorti di un collega, colto da infarto mentre era in servizio, a intervenire sull’organico carente è Gaetano Biondino, sindacalista della Cisl nonché coordinatore dell’area chirurgica. Da sempre in prima linea nelle battaglie che, negli ultimi anni, hanno interessato il presidio cavese, spiega i retroscena di una questione, la carenza di medici, drammaticamente urgente dopo il malore, accusato dal chirurgo mentre era a lavoro. «La carenza di personale è una realtà, ma nei giorni scorsi abbiamo avuto un incontro con il direttore sanitario, il manager del Ruggi D’Aragona, il sindaco Servalli ed alcuni medici. Dalle parole si è passati ai fatti. Hanno fatto rientrare prima un chirurgo che doveva ritornare a Cava dal primo giugno (è rientrato dal 25 maggio). Ma non solo». Biondino continua a spiegare: «Il direttore sanitario ha rassicurato i medici e il sindaco che saranno sbloccati gli avvisi pubblici. Purtroppo le soluzioni ci sono, ma la burocrazia allunga i tempi». Parole che confermano le dichiarazioni del sindaco, che ha sottolineato l’intenzione dei manager del Ruggi di potenziare il presidio cavese, sia da un punto di vista strutturale che sull’ incremento del personale. Fonte: Il Mattino

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