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Il turismo sciistico in Europa: ricezione, clima e mete più economiche del 2018 Italia e Mondo Turismo ed Eventi 

Il turismo sciistico in Europa: ricezione, clima e mete più economiche del 2018

L’Europa è una delle regioni geografiche leader nel settore del turismo che detiene, secondo le stime della Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO), quasi il 70% del mercato turistico mondiale, a fianco al 20 % dell’America e meno del 10% dell’Asia, Africa e Australia. Non è da meno il turismo sciistico che vede posizionate in Europa le aree geografiche più rinomate per gli sport invernali, tra cui le Alpi europee: oggi le Alpi sono un’attrazione per quasi il 15% del flusso turistico mondiale*.

Il turismo sciistico è un turismo che beneficia di paesaggi innevati splendidi, in cui il clima ha un ruolo decisivo, e in cui data la sua estrema sofisticazione sono importanti anche molti altri elementi oltre l’offerta di impianti sciistici adeguati nella scelta della destinazione, come il prezzo e le attività alternative allo sci offerte.

Come in generale tutte le dinamiche di sviluppo, anche il turismo sciistico dipende dalla combinazione di vari fattori: quelli climatici, ambientali, economici, politici, i processi istituzionali, quelli sociali e tecnologici in corso nel mondo. Lo stress del cambiamento climatico globale comincia ad indurre tensioni richiedendo soluzioni e analisi. Le attività legate alla neve, come lo sci e lo snowboard, sono molto richieste dagli appassionati di sport invernali. Le competizioni sportive nazionali e internazionali, sia per uno sport singolare che per varie discipline sportive, si svolgono in resort rinomati immersi nella neve durante tutto l’anno. Il cambiamento climatico è un problema per lo sviluppo del turismo mondiale nel suo complesso, e del turismo invernale in particolare che soffre l’aumento delle temperature e la scarsità di neve. Secondo molti studi, gli sport invernali potranno essere a rischio nei prossimi anni in località situate al di sotto dei 1200 metri e il cambiamento climatico globale influenzerà in modo significativo il nostro modo di fare turismo. Per fortuna, la ricerca sulla sensibilità del turismo sciistico alle condizioni meteorologiche variabili sta cominciando ad esaminare meglio il settore e le correlazioni con i cambiamenti climatici, al fine di comprendere l’incidenza delle diverse variabili meteorologiche e le conseguenze di stagioni invernali straordinarie (ad esempio, effetti non lineari o soglia di inverni caldi record) per valutarne vulnerabilità e futuri cambiamenti.

Nella scelta di una località invernale dove trascorrere le vacanze è sempre più rilevante il prezzo e le attività alternative allo sci e snowboard, come elementi relativi al turismo culturale e di avventura legati alla neve. Secondo una indagine recente il 36% di coloro che si recano in una località sciistica ritiene cruciale la presenza di attività alternative allo sci e ha il desiderio di immergersi nella cultura e nelle tradizioni locali, nella gastronomia e nel folklore.

 

Quali sono le località sciistiche più economiche in Europa?

Anche il prezzo è un fattore importante e determinante della scelta della località sciistica. Il turismo invernale sciistico è un turismo abbastanza costoso. Secondo una recente ricerca di Holidu, in Europa mediamente si spende 80 euro al giorno solo per skipass e pernottamento. Holidu ha fatto una analisi delle diverse mete sciistiche italiane comparando le due spese maggiori legate a questo tipo di vacanza, ovvero i prezzi di skipass e pernottamento (in abitazione privata). Il risultato è che la località sciistica più economica d’Italia è Pinzolo, in Trentino, mentre in Europa è la Polonia.

In seguito riportiamo le 16 località sciistiche italiane analizzate in ordine di costi giornalieri, dal più basso al più alto (prezzi stimati a ottobre 2018):

  1. Pinzolo (76 euro)
  2. Val di Fiemme (78 euro)
  3. Via Lattea (86 euro)
  4. Monterosa (88 euro)
  5. Folgaria, Trentino (89 euro)
  6. Passo del Tonale, tra Trentino e Lombardia (89 euro)
  7. Bormio, nel Parco Nazionale dello Stelvio, tra Italia e Svizzera (99 euro)
  8. Val di Fassa, Dolomiti (100 euro)
  9. Breiuil Cervinia Valtournenche, Monte Cervino (102 euro)
  10. Courmayeur, Valle d’Aosta (104 euro)
  11. Livigno (111 euro)
  12. Plan de Corones (118 euro)
  13. Madonna di Campiglio (123 euro)
  14. Alta Badia (126 euro)
  15. Val Gardena (141 euro)
  16. Cortina D’Ampezzo, in Veneto (154 euro)

Le destinazioni di Cortina d’Ampezzo e Val Gardena sono le località sciistiche italiane più esclusive e più costose d’Italia.

In Europa le località sciistiche più economiche si trovano in Polonia, per esempio a Czarna Góra-Sienna per skipass e pernottamento si spende circa 41 euro al giorno, mentre quelle più care si trovano in Austria e Svizzera, con Zermatt in Svizzera a circa 174 euro al giorno e St. Moritz a 156 euro al giorno.

Pinzolo, Trentino

Al primo posto tra le località sciistiche europee low cost si trova Pinzolo, dove pernottamento in casa più skipass costa circa 76 euro al giorno, di cui 41€ di skipass giornaliero e 35€ per l’alloggio, in alta stagione.
Pinzolo si trova nell’Alta Val Rendena, in provincia di Trento. La piccola cittadina, che ospita poco più di 3000 abitanti, è perfetta per destreggiarsi sugli sci per ogni difficoltà e livello. Pinzolo, oltre ad essere un paese intimo e accogliente, offre l’accesso a circa 150km di piste della valle Campiglio, Val di Sole e Val Rendena, a cui si può accedere con 61 impianti di risalita e collegato alle piste di Campiglio dalla nuova telecabina Pinzolo-Campiglio Express. Le due piste famose Rododendro e Competition attraversano i boschi di larice e nella Conca di Grual, invece, si scia a fianco del Crozzon di Brenta.
Per gli amanti degli sport invernali a Pinzolo ci sono anche lo stadio del ghiaccio con pista olimpica e il centro fondo di Carisolo-Pinzolo, con circa 5 km di pista sui prati innevati lungo il Sarca e illuminazione serale su circa 3 km di pista.

 

* Fonte: Pestereva, M. et al. 2012, Modern Climate Change and Mountain Skiing Tourism: the Alps and the Caucasus, European Researcher, Vol.30 (n. 9-3).

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