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il sindaco di Salerno: La Croce di San Liberatore verso la riaccensione

Croce di San Liberatore verso la riaccensione dopo anni di battaglia. L’installazione luminosa eretta nel 1955 per devozione da un benefattore, Vincenzo Adinolfi, imprenditore del cinema a Salerno. Grande interesse da parte dell’amministrazione comunale di Salerno, guidata dal sindaco Vincenzo Napoli. Oggi, il nipote, l’omonimo architetto guida un gruppo di persone per sollecitare le istituzioni ad illuminare la croce di notte, come da tradizione. Il comitato “Riaccendiamo la Croce di San Liberatore” porta avanti questa battaglia da ormai otto anni e oggi può vantare anche il sostegno delle amministrazioni comunali di Salerno, Vietri sul Mare e Cava de’ Tirreni. Lo scrive Le Cronache “Ricordo, da bambino, che la Croce di San Liberatore illuminava la collina, era un riferimento anche topografico nel senso che orientava lo sguardo in una zona che rappresentava anche la nostra città – ha dichiarato il sindaco Vincenzo Napoli – Da anni stiamo lavorando ad un’ipotesi di ripresa di questo simbolo che non è solamente religioso ma anche di identità per tutto il territorio del capoluogo di provincia e i comuni limitrofi”.
Il primo cittadino ha ribadito che l’installazione luminosa “intercetta le prerogative di tre comuni: Cava de’ Tirreni, Vietri sul Mare e Salerno e proprio dal nostro territorio la Croce si vede indistintamente”. L’installazione ricade su un territorio, di proprietà di Ferrovie dello Stato, favorevole al trekking e da lì si gode di una vista mozzafiato che affaccia sul golfo. “Esistono però delle problematiche nel merito: come è noto, infatti, la Croce di San Liberatore è installata su un territorio che appartiene a Ferrovie dello Stato, c’è un problema di stabilità dell’impianto e il gruppo ha più volte sollecitato l’attenzione su questa problematica”, ha spiegato ancora il sindaco Napoli che si è detto disponibile a lavorare con le amministrazioni dei comuni limitrofi per trovare una soluzione. (Cronache)

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