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Il direttore del Cotugno di Napoli: “Aumentano i ricoveri da covid di giovani in gravi condizioni” Attualità Italia e Mondo 

Il direttore del Cotugno di Napoli: “Aumentano i ricoveri da covid di giovani in gravi condizioni”

“Abbiamo una situazione stabile sul covid, con alternanza di turn over e ricoveri, riusciamo a gestirla anche perchè ora arrivano pazienti più gravi, non c’è più qualcuno che va in ospedale con una tosse un po’ più grave del solito. Riusciamo a gestire i pazienti e guardiamo con fiducia alla vaccinazione che si amplia”. Maurizio Di Mauro, direttore generale dell’azienda ospedaliera dei Colli a Napoli e quindi del Cotugno, spiega così la gestione dell’ospedale infettivologico, pieno di pazienti ma che riesce a gestire l’afflusso: “non abbiamo file di ambulanze – spiega all’ANSA – in attesa e abbiamo una sistema a fisarmonica che ci permette di aumentare i posti letto se serve”.

“Prima di tutto oggi chi viene al pronto soccorso – spiega Di Mauro – sta veramente male, noi calcoliamo l’intensità della polmonite da 0 a 20 e ora arrivano pazienti che sono almeno al livello 12, prima venivano al minimo sintomo. Su questo anche la gestione territoriale con le Usca e la medicina di base è migliorata, c’è un grande gioco di squadra tra ospedali e territorio. E’ chiaro che stiamo vivendo una fase importante del virus, ci aspettavamo che arrivasse una fase più calde epidemiologicamente e ora ci auguriamo e aspettiamo un abbassamento del numero contagi: c’è la vaccinazione e speriamo che arrivino vaccini in maniera congrua, ci sono provvedimenti restrittivi presi e mantenuti. Questo però non significa abbassare la guardia ci aspetta una Pasqua di sofferenza”.

Di Mauro verifica però anche l’abbassamento dell’età dei ricoveri: “Siamo a una media – spiega – intorno a 40-50 anni e abbiamo anche persone di vent’anni, con polmonite. Sono ragazzi che stavano bene, senza comorbilità, poi è chiaro che hanno una reattività migliore e guariscono meglio. Ma lavoriamo anche qui sui vaccini: oggi facciamo dosi agli oncologici, domani ai soggetti con Hiv, stiamo facendo una buona selezione su pazienti che hanno maggiore esposizione”.

“Mi auguro che in estate si possa tornare un mimino a concederci qualcosa tutti, anche per la ripresa dell’economia. Ma dobbiamo essere intelligenti, sapere che stiamo combattendo contro un nemico subdolo da tenere a debita distanza”, afferma all’ANSA il direttore dell’azienda ospedaliera dei Colli. “Dovremo mantenere – spiega – la prudenza necessaria questa estate, sappiamo che è un virus subdolo, non sappiamo che ulteriori mutazioni può presentare, servono le precauzioni. Quindi magari possiamo concederci qualcosa ma pensando, con intelligenza. L’estate non ci fermerà sulla campagna vaccinale, continueremo e più vacciniamo, e i cittadini devono vaccinarsi, e più avremo ogni giorno la speranza di uscirne quanto prima”. Nel picco della terza ondata, Di Mauro pensa anche ai medici e agli infermieri del Cotugno: “Ho per loro – dice – grande riconoscenza, sono gli stessi al lavoro sul covid da un anno, non hanno mai mollato. Alcuni si sono contagiati e poi una volta guariti sono tornati in trincea. Non li definisco eroi ma persone reali di grande umanità e professionalità. La dimostrazione ci arriva dalle persone che quando vengono dimesse ci riempiono di belle parole, ci serve davvero sentirci dire che sono stati bene da noi”. 

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