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Il 6 settembre di 30 anni fa ripristinato il nome San Pietroburgo Attualità 

Il 6 settembre di 30 anni fa ripristinato il nome San Pietroburgo

Il 6 settembre 1991 un referendum popolare decise, con la maggioranza del 54%, di ripristinare il toponimo originale San Pietroburgo a discapito di Leningrado

Il nome Sankt Piter burkh era olandese perché Pietro il Grande aveva studiato sotto mentite spoglie in Olanda e ne era rimasto affascinato.

Inizialmente la città russa era considerata come porto commerciale e base navale, ma presto il sovrano volle costruire una città vera e propria e per farlo si affidò all’architetto ticinese Domenico Trezzini.

San Pietroburgo, un’autentica finestra sull’Occidente, divenne la nuova capitale dell’Impero Russo nonché centro culturale.

Pietrogrado

Successivamente si decise di ribattezzarla, il 31 agosto 1914, Pietrogrado (Petrograd), un termine dal suono più slavo e meno tedesco, su iniziativa dello zar Nicola II.

Leningrado

Nel 1917 iniziò la Rivoluzione Russa, cadde il governo zarista e si instaurò un sistema multipartitico. Il governo non durò e ebbe luogo la Rivoluzione d’ottobre, che diede il potere in mano ai bolscevichi. Con la guerra civile in atto, Vladimir Lenin, decise di trasferire capitale e governo a Mosca in data 5 marzo 1918.

Cinque giorni dopo la morte del leader rivoluzionario, la città prese il nome di Leningrado, in suo onore, il 26 gennaio 1924.

Referendum

Il 6 settembre 1991 la volontà popolare con il 54% di preferenze restituì alla città il suo nome d’origine.

Ogni anno, il 9 maggio, la città torna a chiamarsi Leningrado per un giorno: si tratta del Den Pobedy, in memoria dell’assedio perpetrato dalle armate tedesche dall’ 8 settembre 1941 al 27 gennaio 1944, per ben 29 mesi.

Circa 800.000 dei 3 milioni di abitanti di San Pietroburgo persero la vita durante l’assedio e il monumento eretto in Ploscad Pobedy, piazza della Vittoria, li ricorda.

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