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Il 30 maggio 1431 Giovanna d’Arco arsa viva a Ruen in Francia Attualità 

Il 30 maggio 1431 Giovanna d’Arco arsa viva a Ruen in Francia

Accadde oggi: il 30 maggio 1431 a Ruen in Francia viene arsa viva Giovanna d’Arco. Nell’inverno del 1455 un’anziana pellegri­na giunse a Roma per domandare udienza al Papa. Si chiamava Isabelle de Romée ed era venuta a piedi, dal suo sperduto villag­gio francese, Domrémy, per chiedere a Cal­listo III che la sentenza emessa ventiquat­tro anni prima dal tribunale di Rouen e che aveva condannato a morte sua figlia per eresia fosse annullata.

Giovanna era stata arsa viva a diciannove anni, dopo esser stata codar­damente venduta dai borgognoni agli inglesi, dopo non essersi piegata al tribunale della Chiesa, dopo non aver mai rinnegato gli ideali che l’avevano spinta a combat­tere. Era arsa per aver salvato la Francia.

Era stata condannata per conto del vescovo Cauchon con il pretesto dell’eresia, e arsa viva il 30 maggio 1431 a Rouen. Men­tre le fiamme avvolgevano il suo corpo in­catenato al patibolo di Rouen, tanto simile alla Croce, la fanciulla spirò gridando il nome di Dio. Al cospetto del Papa, Isabelle, ventiquattro anni dopo, ottenne quel che, inginocchiata, chiedeva: il processo fu annullato, la sua famiglia riabilitata. Giovanna divenne l’Eroina di Francia, in quanto fanciulla divenuta guer­riero, soldato divenuta martire, per amor di Patria. Quasi mezzo millennio dopo, il 9 maggio 1909, ella fu canonizzata Santa.

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