Il 3 novembre del 1992 Bill Clinton diventa a 46 anni il 42esimo presidente Usa
Accadde oggi: il 3 novembre 1992 Bill Clinton diventa il 42esimo presidente degli Stati Uniti d’America portando i democratici alla Casa Bianca dopo alcuni lustri. Il Partito Repubblicano candidò naturalmente l’inquilino uscente della stanza ovale, George Bush, eletto quattro anni prima e alla ricerca del secondo mandato. La Guerra del Golfo gli conferì una grande popolarità e così la sua rielezione apparve scontata, tanto da spingere Mario Cuomo, uno dei democratici più autorevoli, a rinunciare alla corsa. La corsa alla nomination per il Partito Democratico appariva come incerta e equilibrata. Tra i candidati c’era anche Bill Clinton, ex Procuratore generale e Governatore dell’Arkansas. Dopo un inizio in salita, il 46enne staccò i rivali nel Super Tuesday. Mano a mano che ci si avvicinava al 3 novembre 1992, i problemi per Bush iniziarono a aumentare: l’economia rallentava e, soprattutto, il repubblicano sconfessò la promessa elettorale di non aumentare le tasse. Inoltre, la presenza di un terzo candidato, il miliardario Ross Perot, avrebbe drenato molti voti al GOP.
A livello nazionale, Clinton vinse con il 43% su Bush (37,4%) e Perot (18,9%). In termini di Grandi elettori il volto nuovo dem ottenne 370 preferenze, cento in più del quorum. Con i suoi 46 anni al momento dell’elezione, è stato il terzo presidente più giovane di sempre. Durante il suo mandato gli Stati Uniti hanno vissuto uno dei più lunghi periodi di pace e prosperità economica di sempre. Coinvolto nello scandalo sexygate con Monica Lewinsky durante il secondo mandato terminato nel 2001, Clinton è marito di Hillary (che ha conteso a Trump il ruolo di president nelle penultime elezioni per la casa Bianca) e anche dopo aver lasciato la carica continua a godere di un elevato consenso.