Il 24 gennaio di 57 anni fa muore a Londra Sir Winston Churchill
Accadde oggi: il 24 gennaio del 1965, 57 anni fa, si spegne a Londra Sir Winston Leonard Spencer Churchill: aveva 91 anni. Conosciuto principalmente per aver guidato il Regno Unito durante la Seconda guerra mondiale, è stato suo Primo ministro dal 1940 al 1945 e successivamente dal 1951 al 1955. Noto statista, oratore e stratega, Churchill fu inoltre un ufficiale dell’esercito britannico. Autore prolifico, vinse il Premio Nobel per la Letteratura nel 1953 per i suoi scritti storici.
Durante la sua carriera nell’esercito, Churchill combatté con il corpo di spedizione chiamato Malakand Field Force nella battaglia di Omdurman in Sudan e durante la seconda guerra boera in Sudafrica. In questo periodo riuscì inoltre a raggiungere la fama come corrispondente di guerra.
Sulla scena politica per quasi sessant’anni, ricoprì numerose cariche politiche e di governo. Nei primi anni del Novecento, durante i governi liberali, fu a capo del Ministero per il commercio e l’industria (Board of Trade) e Segretario di Stato per gli Affari interni (Home Secretary).
Durante la prima guerra mondiale fu Primo Lord dell’Ammiragliato e Ministro delle Munizioni (il ministero che sovrintendeva alla produzione bellica). Combatté anche con l’esercito sul fronte occidentale e comandò il 6th Battalion of the Royal Scots Fusiliers. Nel periodo tra le due guerre fu Ministro della Guerra e dell’Aviazione, Ministro delle Colonie e Cancelliere dello Scacchiere (il Ministro delle Finanze britannico).
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, Churchill fu nominato Primo Lord dell’Ammiragliato. Successivamente in seguito alle dimissioni di Neville Chamberlain il 10 maggio 1940, divenne Primo ministro e guidò la Gran Bretagna alla vittoria contro le Potenze dell’Asse. I suoi discorsi furono di grande ispirazione alle forze alleate impegnate in combattimento. Dopo la sconfitta alle elezioni del 1945, Churchill divenne leader dell’opposizione. Nel 1951 divenne nuovamente Primo Ministro fino al ritiro definitivo dalla scena politica nel 1955. Alla sua morte la Regina Elisabetta II gli concesse gli onori del funerale di stato, al quale parteciparono un gran numero di statisti.
gode tuttora di grande prestigio; lo statista è considerato tra i più grandi personaggi nazionali del XX secolo.