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Il 12 maggio di 49 anni fa l’Italia dice No all’abrogazione del divorzio Attualità 

Il 12 maggio di 49 anni fa l’Italia dice No all’abrogazione del divorzio

Accadde oggi: tra il 12 e il 13 maggio 1974, 49 anni fa, si tenne un referendum abrogativo che regolamentava la legge sul divorzio in cui vinse il “No” con il 59,26% dei voti. L’ala schierata sul no era composta dal Partito Comunista Italiano, Partito Radicale, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano Italiano, Partito Liberale Italiano e Partito Socialista Democratico Italiano, mentre il fronte del “Sì”, che voleva abrogare la legge era composto dalla Democrazia Cristiana e dal Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale. La schiacciante vittoria del “No” oltre a infliggere un duro colpo alla DC, consentì negli anni il raggiungimento di molteplici vittorie elettorali da parte delle sinistre tra il 1975 e 1976.

La legge sul divorzio, detta Fortuna-Baslini, dal nome dei due deputati, il socialista Loris Fortuna e il liberale Antonio Baslini,  primi firmatari delle due proposte di legge originarie, poi unificate in un unico testo. La legge che istituì il divorzio era stata approvata definitivamente dalla Camera, dopo un iter lunghissimo, il primo dicembre del 1970 con 319 voti favorevoli e 286 contrari (su 605 votanti e presenti in Aula), al termine di un’estenuante seduta notturna conclusasi alle 5,40 del mattino.  L’iniziativa del referendum per abrogare la legge fu promossa dalla Democrazia Cristiana, guidata allora da Amintore Fanfani.

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