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I Figli delle Chiancarelle: il rilancio di Salerno passa per 35 punti Politica 

I Figli delle Chiancarelle: il rilancio di Salerno passa per 35 punti

Un piano di 35 punti per ripensare Salerno, stravolgere radicalmente l’approccio per renderla “più bella, ordinata e vivibile”. Idee e proposte, immediatamente operative ma anche strategiche, racchiuse in un tomo da centodue pagine. È stato presentato e distribuito il programma, editato e curato da Mimmo Florio e Giuseppe Vuolo, con il progetto grafico di Giovanni Acanfora, dei Figli delle Chiancarelle, la lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Oreste Agosto.

Un programma elettorale che tocca molti punti e che, in qualche modo, dà anche forma a “dieci anni di battaglie, da vera opposizione ma fuori dal Consiglio comunale” ribadisce Mimmo Florio, uno dei founder del gruppo e spin doctor della campagna elettorale. Porto, università, accademia dello spettacolo, strisce blu, bilancio e municipalizzate sono stati i temi più caldi.

“Innanzi tutto – afferma il candidato Agosto sulla questione bilancio – intendiamo costituire immediatamente il Pool Bilancio Pulito, composto da tre, uno della Corte dei conti, uno della giustizia tributaria ed un magistrato ordinario. La riorganizzazione della macchina amministrativa comunale richiede la riforma dello Statuto e dei regolamenti comunali, per renderli coerenti con la nostra visione di buona amministrazione”.

Tra le proposte dei FdC anche il lancio di una App chiamata Appost nella quale ogni cittadino, in ottica di assoluta trasparenza, potrà trovare tutti gli atti prodotti a Palazzo Guerra. No alla delocalizzazione del porto in favore di una riqualificazione dello scalo salernitano: “Sappiamo bene – spiega Florio – che il percorso sarà lungo e difficile ma la nostra dichiarazione d’intenti è che l’area portuale e i suoi moli debbano servire ad altro. Ad accogliere le navi da crociera e una totale trasformazione del territorio retrostante il mare, secondo il progetto redatto 10 anni fa dall’architetto salernitano Giovanni Spezzaferro”.

Nel porto dei FdC troverebbero spazio, tra le altre cose, un centro congressuale ed espositivo, fornito di bacino marino e Museo Multimediale delle Civiltà del Mediterraneo; un “villaggio del pescatore”, fornito di quartiere residenziale, porto dedicato ed una casa d’accoglienza; un polo crocieristico e un dipartimento della facoltà di Ingegneria navale con due alberghi. “Basta – incalza Florio – anche con le strisce blu che ormai ci vengono dipinte anche addosso. Vanno riproporzionate rispetto a quelle bianche e le zone per i residenti vanno razionalizzate portandole a due”.

Capitolo a parte quello dedicato alle municipalizzate Salerno Mobilità e Salerno Pulita che – annuncia Agosto – “saranno decisivamente riviste, in particolare la gestione organizzativa ed economica nonché i relativi accordi e contratti in essere, per una efficace azione operativa delle stesse. I cittadini sono scontenti del funzionamento del servizio pubblico in materia di raccolta rifiuti, di pulizia e di decoro urbano. In ordine alla mobilità, la situazione è a dir poco fallimentare”. Porta la firma di Pietro De Lisi e Alessandro Carpentieri la proposta di istituire un’accademia dello spettacolo che possa fare della formazione strettamente connessa alla produzione il suo principale obiettivo di lavoro e di “servizio”, privilegiando la scrittura teatrale e musicale per la creazione di momenti e opere di spettacolo. Infine, il capitolo università, “esiliata – sostiene Florio – dalla città”. Dovremo ottenere dal Governo fondi per la costruzione di residenze universitarie anche a Salerno, in modo particolare in centro e in periferia, allo scopo di acquisire relazioni quotidiane con i giovani studenti del Campus. La presenza di giovani provenienti da altre parti di Italia creerebbe condizioni di sviluppo sia economico, culturale e sociale”.

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