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Fonderie Pisano, per l’Arpac le “Bat” sono state applicate Economia Primo piano 

Fonderie Pisano, per l’Arpac le “Bat” sono state applicate

I tecnici dell’Arpac hanno concluso i sopralluoghi alle Fonderie Pisano e messo nero su bianco i risultati dei rilievi: nello stabilimento di via dei Greci le Bat – le più innovative tecnologie antinquinanti – sono “applicate”. I risultati, però, come è specificato nella relazione tecnica, sono il frutto di controlli messi in campo nel «periodo transitorio, in cui l’impianto è gestito ad una potenza inferiore rispetto a quella massima al fine di ridurre le emissioni sonore e le emissioni in atmosfera». Per questa ragione, i tecnici, ritengono «doveroso precisare che l’efficacia della Bat deve essere valutata anche a valle di tutte le migliorie previste dal progetto di riesame Aia (Autorizzazione integrata ambientale) e con impianti a pieno regime». Quindi, rispetto ai livelli che sono stati valutati, lo stabilimento di Fratte rispetta i parametri fissati rispetto all’abbattimento dell’impatto delle fonti d’inquinamento. Il sopralluogo dell’Agenzia regionale è stato disposto dopo la chiusura imposta dalla Regione Campania e confermata dal Tar con un’ordinanza. I giudici amministrativi, però, avevano dato ai vertici della società la possibilità di dimostrare di essere in regola prima dello scadere dei 40 giorni fissati dall’Ente regionale. In particolare, il nodo che ha determinato la chiusura sancita dal Tar riguarda la salubrità dei luoghi di lavoro, quindi la sicurezza degli operai che – in una precedente relazione dell’Arpac – veniva messa in discussione, fino a definire “esiziale”, quindi “mortale” l’interno della fabbrica. Fonte: La Città di Salerno

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