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Fonderie Pisano, morti sospette: nuove indagini ad ostacoli Cronaca Primo piano 

Fonderie Pisano, morti sospette: nuove indagini ad ostacoli

Sono stati mesi di lavoro intenso per la procura di Salerno impegnata, dallo scorso giugno, nell’approfondimento delle indagini richieste dal gip Alfonso Scermino per far luce sul presunto rapporto tra i decessi di residenti nella zona di Fratte e i fumi provenienti dalle fonderie Pisano, come denunciato dal Comitato Salute e Vita che si era opposto alla richiesta di archiviazione avanzata dagli uffici della stessa procura. Mesi duri durante i quali gli investigatori, con il coordinamento del sostituto procuratore Roberto Penna, hanno recuperato ogni singola cartella clinica di persone decedute o malate ed effettuato ulteriori indagini caso per caso. Ma i risultati, stando a quanto anticipato nel corso dell’udienza preliminare sulle autorizzazioni ambientali rilasciate ai Pisano dai pm Silvio Marco Guarriello e Mariacarmela Polito la scorsa settimana, non avrebbero finora dato risultati positivi.

Sarebbero piene di ostacoli per la procura. Anche se, a breve, potrebbe essere nominato un nuovo pool di esperti per valutare ciascun singolo caso. Obiettivo – come chiesto dal giudice per le indagini preliminari – fugare ogni singolo dubbio sulla questione. Il problema, sul quale la procura sta ragionando, è anche valutare l’eventuale possibilità di riesumare i cadaveri dei soggetti le cui cartelle cliniche avrebbero sollevato i dubbi degli inquirenti ma, prima di fare ciò, bisogna capire se, a distanza di anni, potrebbero essere trovate tracce utili all’inchiesta. Il punto fondamentale è capire se – nel caso di persone morte per problemi respiratori (molti dei quali anche fumatori)- le particelle di silice siano state respirate prima che i polmoni fossero mangiucchiati dal fumo di sigaretta o viceversa. Un dettaglio temporale, fanno sapere i beninformati, difficile da definire. Anche perché non potranno essere presi casi a campione ma dovranno essere esaminati tutti quelli incriminati, uno ad uno: e sono almeno ottanta. (fonte: ilmattino.it)

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