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Fonderie Pisano, la Procura ricorre in appello e gli ambientalisti applaudono Attualità 

Fonderie Pisano, la Procura ricorre in appello e gli ambientalisti applaudono

Fonderie, dopo le assoluzioni la Procura ricorre al processo di secondo grado. Esprimiamo soddisfazione e speranza auspicando Giustizia Piena”, scrive il comitato Salute e Vita con il presidente Lorenzo Forte. 

“In qualità di Associazione Salute e Vita, abbiamo appreso che la Procura presso il Tribunale di Salerno ha proposto appello avverso la sentenza di primo grado emessa nel processo a carico dei componenti del consiglio di amministrazione della famiglia Pisano e di altri soggetti imputati: la pubblica accusa, quindi, non ha condiviso la decisione emessa dalla Dott.ssa Zambrano, GUP presso il Tribunale di Salerno, ritenendo quindi con fermezza che la sentenza vada modificata nella direzione di un accertamento della responsabilità penale a carico degli imputati.  

Esprimiamo grande soddisfazione per questa scelta della Procura e annunciamo sin da ora che saremo presenti al loro fianco,   come parte civile, rappresentati con decisione   dal nostro Avvocato Fabio Torluccio, perché siamo convinti che i reati contestati dall’impianto accusatorio delle indagini della Procura si siano tutti consumati e pertanto auspichiamo in una condanna piena nei confronti degli imputati per i reati commessi contro la popolazione e contro l’ambiente.  

L’appello è molto corposo, consta di circa 40 pagine, nelle quali la Procura censura punto per punto la statuizione di primo grado: di conseguenza nei prossimi mesi verrà fissata l’udienza davanti alla Corte di Appello di Salerno per proseguire il giudizio.  

Si tenga anche conto che precedentemente il difensore dei Pisano ha proposto ricorso per Cassazione per contestare la condanna dell’unico reato loro ascritto e per ottenere di conseguenza la piena assoluzione; sull’altro fronte, con questa scelta, la Procura si dimostra convinta dei capi di imputazioni per i gravi reati commessi e noi siamo determinati a partecipare a questo processo come parte civile per andare fino in fondo a questa triste vicenda ed ottenere finalmente giustizia piena, anche perché a tutt’oggi l’aria nella valle dell’irno  è irrespirabile e la popolazione soffre le conseguenze di un’attività industriale che sta avvelenando ormai da troppo tempo l’aria e l’ambiente della nostra città.  

Nelle prossime settimane renderemo pubbliche anche le importanti evidenze scientifiche che sono contenute nella relazione conclusive dello Studio Spes, che conferma che il territorio e la popolazione  della valle dell’irno sono stati profondamente danneggiati”, conclude Forte. 

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