Feto espulso ancora in obitorio dopo un anno. È successo a Battipaglia
LA STORIA
Subito dopo l’episodio scattò l’inchiesta della polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica di Salerno, per ricostruire l’episodio, e verificare se la donna avesse subito violenze tali da provocare l’espulsione del feto di solo tre settimane.
I poliziotti lo sequestrarono. Fu depositato nelle celle frigorifere dell’ospedale Santa Maria della Speranza. La donna che abortì spontaneamente fu soccorsa e accompagnata al pronto soccorso dell’ospedale. Qualche settimana dopo gli investigatori terminarono le indagini e dopo aver appurato che non aveva subito alcun tipo di violenza il feto fu dissequestrato e quindi dopo la consegna ai familiari gli stessi avrebbero potuto provvedere alla sepoltura del feto di pochi centimetri. Almeno questo è quanto sarebbe dovuto accadere. Invece dopo quasi tredici mesi il feto è ancora all’obitorio dell’ospedale battipagliese. Bisognerà appurare anche se la donna che abortì spontaneamente e il coniuge risiedono attualmente ancora a Battipaglia e in pratica non hanno provveduto alla sepoltura tenuto conto che è stato dissequestrato, ma resta in obitorio.
Fonte: ilmattino