FEDAPI: “IMPIEGHIAMO 175 GIORNI PER PAGARE TASSE, IMPOSTE E INFLAZIONE”
Il 7 giugno è scattato il tax freedom day, ovvero il primo giorno dell’anno in cui, i cittadini italiani terminano di versare le tasse e i contributi previdenziali allo Stato. Tuttavia, non si è tenuto conto di una variabile decisiva, ossia l’inflazione che è in crescita costante. Difatti, se dal 2013 al 2020 l’inflazione è stata vicina allo 0, nel 2021 c’è stato un primo aumento, e nel 2022 si prevede un’inflazione intorno al 5.7%. Oggi una delle motivazioni principali dell’aumento dell’inflazione è l’aumento dei prezzi dell’energia e del carburante che hanno portato alla lentezza con cui l’offerta si adegua alla forte crescita della domanda. Il centro studi di FedAPI, partendo dal Tax Freedom Day della CGIA Mestre, ha stimato il TILD (tax inflation liberation day) che sarà il 25 Giugno. Il calcolo è semplice, infatti va tenuto conto del tax freedom day a cui va aggiunto l’effetto inflattivo annuo. Il Presidente nazionale Pietro Vivone dichiara: “Tassazione ed inflazione oltre ad avere effetti diretti nell’abbassare il tenore di vita, si autoalimentano. Con questo indice vogliamo accendere un faro sull’’inflazione che non è solo l’aumento dei prezzi di beni e servizi ma ha enormi effetti redistributivi perché l’aumento generale dei prezzi determina una redistribuzione reale di ricchezza dai creditori a favore dei debitori soprattutto in questo momento di grande indebitamento da parte di famiglie ed imprese.” Il presidente conclude, affermando: ” L’ inflazione è una tassa occulta che incide più di presunte patrimoniali mai ipotizzate finora e proprio per questo l’indice da noi calcolato mette insieme tassazione e inflazione“.