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Ex tribunale di Salerno, i salernitani votano per il bene comune Attualità Primo piano 

Ex tribunale di Salerno, i salernitani votano per il bene comune

Le Associazioni salernitane riunite nel costituendo Comitato per i Beni Comuni di Salerno rilevano con soddisfazione l’esito positivo del sondaggio, proposto alla comunità cittadina in merito alla destinazione dell’immobile dell’ex Tribunale, conclusosi domenica 21 febbraio. Il sondaggio aveva, come obiettivo principale, la rilevazione delle opinioni della cittadinanza in merito alla destinazione di un pubblico edificio (Bene Comune) su cui erano stati già segnalati, dalla stampa locale, gli interessi di operatori privati che avrebbero costituito la conferma di alcuni orientamenti seguiti, negli ultimi anni, dal Demanio e dall’Amministrazione Comunale per casi analoghi.

Le risposte al sondaggio sono state 577, quasi tutte di abitanti di Salerno e provincia (534), ed hanno confermato, a larghissima maggioranza (98,8%), l’interesse degli aderenti ad esprimere un giudizio sulla destinazione dei Beni Comuni urbani, una pratica mai adottata finora dall’Amministrazione Comunale. Con altrettanta decisione, gli intervistati (che hanno risposto su base volontaria, compilando un questionario distribuito attraverso le reti social) hanno indicato che il Demanio deve rimanere intestatario del Bene (81,4%) in evidente controtendenza con le scelte di privatizzazione adottate dalle Istituzioni, negli ultimi anni, in tema di Beni Pubblici.

Il dato sicuramente più interessante è, a nostro avviso, quello espresso nel quesito, a risposta multipla, in cui venivano indicate alcune possibili destinazioni d’uso dell’immobile, al fine di raccogliere la sensibilità della cittadinanza verso i bisogni inevasi di cui si avverte l’urgenza. Per la maggioranza (50,38%) si è espressa la volontà di destinare ad un uso culturale l’immobile in questione.

I dati (disaggregati) finora visti segnalano un deciso bisogno primario di spazi culturali, di varia destinazione. Una conferma che tali spazi siano una delle principali mancanze nel panorama cittadino e, a nostro avviso, l’urgenza di una programmazione culturale, per rispondore efficientemente ai bisogni delle discipline artistiche, scientifiche e relazionali, obiettivo ampiamente disatteso da decenni e mai promosso dalle Istituzioni. Un limite che ha isolato, di fatto, la città di Salerno dal contesto nazionale.

Questi dati e queste considerazioni non pretendono di esprimere esaurientemente il profilo della nostra comunità e neppure le attese delle persone che hanno aderito all’iniziativa. Però, segnalano senz’altro l’esigenza generale di un rapporto più stretto tra cittadini e Istituzioni; quanto la necessità di luoghi, strumenti e modalità di dialogo attraverso cui sia possibile raccogliere le opinioni e i fermenti di una città, che ha bisogno di molteplici direttive di crescita e non certo di modelli di sviluppo monodirezionali, dettati da priorità economiche o occasionali.

Sottolineiamo che il sondaggio è stato accolto con serietà ed interesse da una consistente quantità di persone, nonostante il poco risalto concesso dai mezzi di comunicazione alla notizia e al consistente “rumore” mediatico dovuto agli eventi concomitanti di queste ultime settimane.

Tutto questo ci dà Coraggio per potenziare l’uso di strumenti e pratiche conoscitive che vadano in questa direzione: tradurre stimoli e suggerimenti di una cittadinanza propositiva e consapevole, di vero supporto alle Istituzioni e a tutte le realtà del territorio salernitano

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