Emergenza ospedale di Sarno, la Fials chiede chiarezza
Criticità nell’unità operativa di Radiologia dell’ospedale di Sarno: nota della Fials.
“Chiediamo chiarimenti alla Direzione in merito alle problematiche che ci sono state rappresentate nell’U.O. succitata. A tal proposito si intende segnalare la presenza attiva di un TSRM durante il turno notturno, che deve
fronteggiare tutte le attività di natura diagnostica all’interno del Presidio, presente, appunto, U.O. di
Rianimazione e soprattutto un Pronto Soccorso attivo h.24 che copre una densità di popolazione
decisamente imponente. La presenza del 2° operatore è supportante e necessaria per poter favorire l’utilizzo delle attrezzature diagnostico-strumentali, una corretta manipolazione e gestione del paziente e, da non sottovalutare, nelle possibili problematiche che posso scaturire, (come già successo in altri Presidi) nell’ambito dell’incident
reporting (evento avverso, evento sentinella), molestia o abuso. Altra problematica che intendiamo far emergere riguarda la comunicazione dei turni che arriva a ridosso dell’inizio del mese. A tal proposito l’O.S. Fials intende sottolineare l’importanza di informare con un adeguato anticipo il lavoratore in modo da dargli la possibilità di organizzarsi, anche ai fini del riposo e della gestione della famiglia. Pur mancando una norma specifica che imponga al datore di lavoro di comunicare in anticipo i turni di servizio, in ogni caso egli deve comunque garantire un minimo preavviso. E questo perché tutta la normativa in materia di rapporto di lavoro impone ai contraenti (datore e dipendente) di comportarsi, nell’esecuzione del contratto, secondo buona fede e correttezza.
Tale necessità si ravvede anche principalmente, in quanto il turno presentato non ha una cadenza regolare, i
lavoratori possono tramite una quantificazione riuscire a “calcolare” l’eventuale turno notturno ma, non
hanno la certezza dell’alternanza fissa tra il turno del mattino e del pomeriggio, oltretutto, spesso
modificato preventivamente per necessità di assegnare ferie, permessi vari o specifiche richieste degli stessi.
Inoltre, la scrivente intende segnalare la problematica riguardante lo smaltimento delle ferie per ciascun
operatore afferente. Per i tecnici di radiologia, infatti, ai classici giorni di ferie dobbiamo aggiungere ulteriori 15 giorni relativi al riposo biologico per rischio radiologico. La natura e gli elementi che caratterizzano i due istituti, ferie ordinarie e ferie aggiuntive per rischio radiologico, sono nettamente differenti, da ciò consegue una fisiologica differenziazione anche degli effetti che ne scaturiscono. Pertanto, mentre il primo ha una disciplina che vede le vere e proprie ferie riferirsi a giorni lavorativi (ad esempio art. 19 del CCNL di comparto del 1°.9.1995), quindi anche frazionabili, i 15 giorni di riposo biologico vengono considerati in senso unitario senza possibilità di frazionamento e senza alcun riferimento ai giorni lavorativi quindi indipendentemente dal particolare svolgimento dell’orario
settimanale. Infatti, le ferie ordinarie, come disciplinato dalla normativa vigente devono essere “godute” nei 18 mesi
successivi al termine dell’anno di maturazione, ovvero 18 mesi dopo l’anno di maturazione, mentre le ferie
aggiuntive per rischio radiologico entro l’anno solare. Purtroppo, si assiste ad un sistematico frazionamento delle ferie da parte del Responsabile, dipeso sicuramente da una mancata pianificazione ma, soprattutto da una necessità non in capo agli operatori “costretti” a dover prendere 5 giorni al mese (determinati mesi) per favorire tale smaltimento. Inoltre, dalla turnazione presentata, e senza ricorso ad un uso sistematico di ferie o permessi vari, risulta evidente il mancato equilibrio nel numer o di mattine, pomeriggi e notti tale che non tutti
gli operatori percepiscono l’indennità notturna,in quanto non raggiungono il numero di notti necessari per
poter favorire tale spettanza. Alla luce di quanto sopra segnalato la scrivente O.S. Fials chiede:
– Una immediata integrazione organica del personale facendo ricorso alle procedure aziendali di
reclutamento attualmente attive (avviso pubblico delibera nn. 640, del 22/06/2020 e mobilità
volontaria in entrata delibera nn. 1503 del 29/12/2021); tale favorirebbe la presenza di due TSRM
durante il turno notturno con conseguente indennità notturna percepita da tutti gli operatori;
– La creazione e pianificazione preventiva, e senza ferie, di un turno equilibrato per tutti gli operatori,
ciclico e cadenzato nei mesi e negli anni, dove poi saranno gli stessi operatori in conciliazione delle
esigenze personali con quelle dell’U.O a concordare mese per mese ferie ordinarie, permessi vari o
cambi turno. La comunicazione dei turni con largo anticipo per favorire la conciliazione dei tempi di vita/lavoro di
tutti gli operatori;
– Una pianificazione concordata e negli anni delle ferie estive, natalizie, pasquali”.