You are here
DUE REATI AL PREZZO DI UNO L'Avvocato risponde 

DUE REATI AL PREZZO DI UNO

Lo spunto a questo commento legale, che si avvale come sempre della professionalità dell’avvocato Simone Labonia, trae origine dalla notizia di cronaca che riguarda frasi ingiuriose scritte sul portone del Municipio di Agropoli, contro un funzionario dello stesso!

La problematica delle scritte ingiuriose su beni pubblici rappresenta un esempio classico di sussistenza di un doppio tipo di reato: l’ingiuria ed il danneggiamento. Analizzare questi casi implica di considerare la normativa italiana vigente e capire quale delle due fattispecie possa prevalere sull’altra.

Il reato di ingiuria era disciplinato dall’art. 594 del Codice Penale, il quale puniva chiunque offendesse l’onore o il decoro di una persona. Tuttavia, con l’introduzione del Decreto Legislativo n. 7/2016, l’ingiuria è stata depenalizzata e convertita in un illecito civile, con conseguente risarcimento del danno, piuttosto che una pena detentiva o pecuniaria penale.

Il reato di danneggiamento, invece, è disciplinato dall’art. 635 del Codice Penale, il quale prevede pene per chiunque distrugga, disperda, deteriori o renda inservibili cose mobili o immobili altrui. Se il bene danneggiato è pubblico, la normativa prevede un aggravamento in riferimento ad edifici o monumenti di interesse storico, artistico o culturale, con pene che possono arrivare fino a tre anni di reclusione.

Nel caso specifico delle scritte ingiuriose su beni pubblici, si verifica una sovrapposizione di questi due reati. Da un lato, c’è l’offesa alla dignità di una persona, che oggi costituisce un illecito civile; dall’altro, c’è il danneggiamento del bene pubblico, che rimane un reato penale. La normativa italiana tende a dare prevalenza alla tutela del bene pubblico, considerato l’interesse collettivo e il danno potenziale o costoso da riparare.

La logica è che il bene pubblico appartiene alla collettività e il suo danneggiamento rappresenta un’offesa non solo all’ente proprietario, ma all’intera comunità. Di conseguenza, il reato di danneggiamento è trattato con maggiore severità rispetto alla sola ingiuria la cui rilevanza, come già citato, è stata ridimensionata con la depenalizzazione.

In buona sostanza, la normativa italiana e la giurisprudenza tendono a considerare il reato di danneggiamento come prevalente, e la protezione del bene pubblico e la sua integrità assumono una priorità più alta rispetto all’offesa personale, per l’importanza di preservare il patrimonio comune da atti di vandalismo: (con buona pace del povero funzionario preso di mira dall’anonimo vandalo).
Pertanto, chi commette tali atti, laddove individuato, non solo sarà chiamato a rispondere civilmente per l’ingiuria, ma affronterà anche conseguenze penali per il danneggiamento del bene pubblico.

scritto da 







Related posts