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Domenica mobilitazione per l’ospedale di Cava de’ Tirreni Provincia Provincia e Regione 

Domenica mobilitazione per l’ospedale di Cava de’ Tirreni

“È l’ora della Mobilitazione generale 31/10/2021…in ballo c’è il destino del nostro diritto alla salute, la nostra dignità, la salvezza di un Ospedale S. Maria Incoronata dell’Olmo che riacquisti le sue piene funzioni di un tempo!”. Lo scrive il comitato civico Dragonea. ” Da questo momento deve salire nelle nostre città una voce sempre più pressante che metta in evidenza tutte le carenze del nostro ospedale ma soprattutto il grande inganno che si sta perpetrando perché Cava e la vicina Costiera Amalfitana che che se ne dica con questo piano di riordino della rete ospedaliera attuato ormai da diversi anni a livello regionale e provinciale con i suoi continui smantellamenti e ridimensionamenti, ha letteralmente sottratto il diritto alla salute di migliaia di cittadini.

No, non siamo per fare battaglie di campanile non abbiamo da fare rivendicazioni in contrapposizione, noi abbiamo da affermare la volontà e l’esigenza di dare a Cava e alla Costiera un ruolo nella sanità Provinciale ed anche regionale, un ruolo che le spetta e che le compete.
L’ospedale di Cava de ‘Tirreni si trova in una posizione strategica, riguardo alla collocazione geografica è l’unica struttura che copre una utenza di circa 90mila abitanti che comprende Cava / Vietri e i 13 comuni della Costiera Amalfitana ed in parte il territorio di Nocera Superiore, quindi merita attenzione e di essere innalzata di livello.
La manifestazione che abbiamo indetto è volta soprattutto ad affermare la richiesta di un ospedale di primo livello per Cava – Vietri e la vicina Costiera Amalfitana, incominciando con il riaprire e potenziare immediatamente la ginecologia e il servizio 118, due eccellenze che hanno fatto la storia del nostro ospedale.
In altre parti è successo, dunque perché nella nostra Provincia dove vi è solo un ospedale di primo livello non si può ambire ad avere un ulteriore ospedale di primo livello?
Questo permetterebbe il recupero di molti posti letto, questo permetterebbe di avere un’eccellenza che ci consenta finalmente di poter recuperare la mobilità passiva di cui ormai in maniera endemica da decenni soffre la nostra ASL.

Questo è un appello senza frontiere, senza bandiere, è rivolto a tutti, perchè il diritto alla salute è un diritto inviolabile dell’uomo, senza colori nè bandiere. Domenica 31/10 i cittadini manifesteranno soprattutto questo. Ci resta solo un compito, essere uniti e difendere la nostra dignità. Forza!”.

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