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Discariche nel Salernitano, dimezzati i costi di gestione Attualità Provincia Provincia e Regione 

Discariche nel Salernitano, dimezzati i costi di gestione

Più che dimezzati i costi di gestione delle cinque discariche di rifiuti  presenti in provincia Salerno. Anche se la loro operatività è ormai terminata, per legge bisogna prendersene cura per i successivi 30 anni. Un compito che viene svolto da Ecoambiente Salerno Spa, società operativa dell’Eda Salerno. Il costo  è passato dai 5 milioni 88 mila euro del 2016 ai 2 milioni 319 mila euro del 2021. “Pure se non accolgono più rifiuti – spiega Vincenzo Petrosino, presidente del Cda di Ecoambiente – le discariche abbisognano di una continua attività di gestione e manutenzione ordinaria. Se viene svolta in maniera attenta, come stiamo facendo, questi costi possono essere contenuti e ridotti. E si tratta di un andamento costante negli anni”. “Come Eda Salerno – commenta il presidente Giovanni Coscia – abbiamo dato indicazioni precise sul contenimento dei costi ed il nostro Ufficio tecnico  effettua controlli costanti affinché questi obiettivi  vengano raggiunti. Anche i risultati conseguiti per le discariche confermano la validità della scelta di affidare, ad una società controllata da questa Autorità, la gestione degli impianti. L’abbattimento dei costi in una gestione privata sarebbe diventato un utile di impresa, mentre per noi è un utile sociale che si trasforma in riduzione delle spese a carico dei Comuni e dunque dei cittadini”. Le discariche gestite da Ecoambiente sono ubicate nelle seguenti località: Costa Cucchiara, nel comune di Polla, la cui operatività  terminò nell’ottobre del 2001; Macchia Soprana, nel comune di Serre e che accolse, fino al mese di agosto 2008, circa 700mila tonnellate di rifiuti); Parapoti, nel comune di Montecorvino Pugliano, che chiuse i battenti nel giugno 2017 e in cui furono sversate 1 milione e 975 mila tonnellate (nello scorso mese di dicembre è stato pubblicato il decreto ministeriale di chiusura definitiva); Basso dell’Olmo, nel comune di Campagna, che terminò l’operatività nel gennaio del 2006 dopo aver ricevuto 561mila 200 tonnellate; Sardone, nel comune di Giffoni Valle Piana, in cui l’attività di discarica terminò nel gennaio del 2007 e furono stipate 406 mila 311 tonnellate. Nei costi di gestione,  oltre a quelli delle discariche, sono compresi pure  i tre siti di stoccaggio delle ecoballe situati a Persano, nell’ex Stir di Battipaglia e a Code di Volpe (quest’ultimo ormai svuotato). “Accanto alla gestione e manutenzione ordinaria – conclude il presidente Petrosino – come Ecoambiente ci occupiamo  anche degli aspetti più generali della definitiva messa in sicurezza delle discariche. Per Sardone e Basso dell’Olmo, per esempio, nello scorso mese di settembre, abbiamo realizzato i progetti di fattibilità tecnica ed economica finalizzati alla messa in sicurezza, alla rinaturalizzazione dei siti e alla chiusura definitiva.  Per Sardone si tratta di un completamento per il quale si prevede una spesa complessiva (Iva compresa) di circa 385 mila euro, mentre per Basso dell’Olmo il progetto è molto più consistente e la spesa prevista è di 5 milioni 790 mila euro. Ora l’Eda è  in attesa dei finanziamenti regionali per entrambi gli interventi”.

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