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Diffamazione a mezzo social, nuova tegola per l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti Cronaca Primo piano 

Diffamazione a mezzo social, nuova tegola per l’ex sindaco di Scafati Pasquale Aliberti

Scafati/Nocera. «Supplemento delle indagini per cristallizzare le testimonianze assunte finora per permettere di accertare i fatti anche con una consulenza di cui si attende il deposito. Il pubblico ministero del Tribunale di Nocera Inferiore, ha chiesto e ottenuto dal gip ulteriori accertamenti sulla querela presentata nella primavera scorsa da Vincenzo e Patrizia Sicignano (padre e figlia) contro l’ex sindaco Pasquale Aliberti che risponde di diffamazione a mezzo social. Ma l’atto con cui il titolare del fascicolo di inchiesta ha fatto notificare all’ex primo cittadino di Scafati potrebbe non essere valido perché il capo di imputazione con corrisponde a quello reale. Nel documento, infatti, firmato dalla Procura nocerina si contesta l’omissione di soccorso mentre la denuncia dei due Sicignano fu presentata per una presunta diffamazione che Pasquale Aliberti avrebbe fatto con gli strumenti social (595 comma 3 del codice penale). Un mero errore materiale.  A presentare denuncia nella scorsa primavera è stata l’imprenditrice edile Patrizia Sicignano (con il padre), sorella dell’ex assessore Raffaele membro della Giunta Aliberti, coordinatrice della lista “Insieme per Scafati” a sostegno del candidato sindaco Cristoforo Salvati alle scorse amministrative. Pasquale Aliberti avrebbe pubblicato prima dell’estate- sulla sua bacheca social- frasi e foto che secondo i Sicignano   dal tono diffamatorio ed erano lesivi per la propria immagine.

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