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Dia, le mani dei clan napoletani tra Capaccio e Agropoli Provincia e Regione 

Dia, le mani dei clan napoletani tra Capaccio e Agropoli

Trasmessa alla Camera dei Deputati dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, la relazione sull’attività svolta ed i risultati conseguiti dalla Direzione Investigativa Antimafia, relativa al primo semestre del 2020. Si riporta, di seguito, il focus sulla provincia di Salerno.

Ad Agropoli, comune che delimita il confine tra la Piana del Sele e l’area del Cilento, permane l’attività criminale della famiglia di nomadi stanziali MAROTTA, dedita ai reati di tipo predatorio, all’usura, al traffico di stupefacenti e al riciclaggio di capitali illecitamente accumulati. Inoltre, risultano attivi anche pregiudicati locali nel campo delle estorsioni e dell’usura, come è emerso in seno ad un’indagine dei Carabinieri che, il 1° febbraio 2020, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare a carico di n.2 soggetti, padre e figlio, autori di varie condotte usuraie ed estorsive in pregiudizio di imprenditori e commercianti della zona.

Nel comprensorio di Capaccio Paestum sono tornati operativi storici personaggi già legati, con ruoli di rilievo, alla NUOVA CAMORRA ORGANIZZATA, tra i quali Giovanni Marandino, esponente apicale dell’omonimo clan. Come attesta l’operazione, conclusa nell’ aprile 2019, nei confronti di esponenti di vertice e sodali delle tre consorterie per l’omicidio di un imprenditore agricolo di Battipaglia, affidato dai PECORARO-RENNA a un esponente del clan CESARANO, poi organizzato ed eseguito da n. 2 elementi del clan MALLARDO. La presenza nel territorio in esame di soggetti riconducibili ad articolazioni camorriste dell’hinterland napoletano è corroborata dai recenti arresti di latitanti, esponenti di rilievo affiliati a clan dell’area stabiese e partenopea. Al riguardo, il 30 gennaio 2020, all’interno di una villetta di Capaccio, i Carabinieri hanno rintracciato e tratto in arresto un elemento di spicco del clan CONTINI, latitante nell’ambito della complessa inchiesta “Cartagena” della DDA di Napoli conclusa nel giugno 2019.

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