Dalla Spagna a Bellizzi per un locale che investe sui sentimenti: gran progetto in provincia
Chi lo ha detto che un ristorante o una pizzeria debbano essere luoghi adibiti semplicemente alla mera soddisfazione del palato? Certo, pensare ad un bel piatto di spaghetti con le vongole o a una bella pizza fumante al termine di una giornata di lavoro fa venire l’acquolina in bocca. Ma talvolta è il clima che si crea all’interno del locale a spingere il cliente a scegliere un posto piuttosto che un altro. In provincia di Salerno un coraggioso e ambizioso imprenditore ha deciso di mettere a disposizione del pubblico non solo ingredienti di prima qualità e che esaltino la tradizione locale, ma anche e soprattutto competenza e umanità in nome di un interessantissimo e originale progetto che va ben oltre il pranzo, la cena o la colazione. Tutto nsace da una lunga esperienza accumulata in Spagna, patria dei diritti umani e civili. Lì ha avuto la possibilità di coltivare le sue passioni e di acquisire capacità specifiche, per poi investire a Bellizzi in una vera e propria struttura polifunzionale destinata a diventare un autentico punto di riferimento per tantissime persone. La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Santiago, uno che sogna di coinvolgere il suo già vasto pubblico in innumerevoli attività: dalle rassegne letterarie a ogni forma di intrattenimento per i bambini passando per escursioni, attività sportive e confronti su tematiche di strettissima attualità. Convegni, dibattiti e serate musicali vivacizzeranno ulteriormente le già intense giornate de “L’angolino del Sol”, un programma a medio-lungo termine che vede nel cuoco Teo, nel barista Daniele e nelle factotum Alessia e Benedetta quattro imprescindibili punti di riferimento. Ecco quanto ha detto alla nostra redazione:
Come nasce l’idea di abbinare all’attività di ristorazione una serie di programmi che non sono propriamente tipici di locali di questo genere?
“Anzitutto dico che sono felice di aver iniziato quest’avventura in una città in costante crescita come Bellizzi. Alle mie spalle ho una lunga esperienza in Spagna e i tanti lavori svolti mi hanno permesso di capire quale fosse la strada che volessi seguire per davvero. Sembrerà strano, ma quei luoghi di lavoro in cui l’incasso e l’aspetto economico sono l’unico motivo di interesse mi avevano fatto perdere stimoli. Sono il contatto con il cliente e i rapporti umani a fare la differenza, a farci apprezzare le cose belle della vita. Ho studiato tanto, acquisendo ulteriori competenze. Ma da soli non si va da nessuna parte. Voglio che il cliente scelga noi non per ubriacarsi o per fare una bella mangiata, ma per sentirsi a casa, per esprimersi, per essere sè stesso senza alcuna forma di pregiudizio”.
E’ difficile passare dalle metropoli spagnole a una provincia salernitana?
“Devo dire che è anche una forma di riconoscenza. Nel 2013 la Spagna stava attraversando un momento difficile dal punto di vista socio-finanziario e l’arrivo di tantissimi italiani ha permesso all’economia di risollevarsi. Questo ha avvicinato molto i due popoli, i rapporti sono ottimi perchè c’è stato un venirsi incontro a vicenda e uno stringersi la mano per aiutarsi. Una storia fatta di uomini che, forse, è stata raccontata troppo poco”.
Ci dica qualcos’altro di lei…
“Sono una persona semplice, un lavoratore come tanti che ha cercato di fondere l’esperienza acquisita sul campo ai tanti studi che ho fatto. Nessun lavoro e nessun uomo progredisce se non alimenta quotidianamente le basi. So che la mia mentalità può sembrare anomala, in fondo sono un imprenditore come tanti e si lavora per portare il pane a casa. Ma tra la tavolata che spende una cifra importante e poi non ritorna e il cliente fisso che sborsa poco ma è costante nel tempo preferisco di gran lunga la seconda ipotesi. A me piace che le persone vengano serene e vadano via felici perchè si sentono accolte, capite, tante volte anche “accettate”. Può capitare il cliente che viene da solo e ha voglia di dialogare, di confrontarsi. Ecco, noi siamo a sua disposizione”.
Ci può raccontare un aneddoto riferito al suo percorso così intenso?
“Una volta ci ritrovammo a gestire un locale che richiedeva una manutenzione piuttosto importante. In appena 11 ore stravolgemmo tutto, lavorammo sodo facendo un vero e proprio “miracolo”. Tempo di una doccia e aprimmo al pubblico: era Carnevale, ci fu il pienone. Un tour de force, certo, ma ne valse davvero la pena. Sono quelle esperienze che ti restano dentro per sempre”.
A proposito di Carnevale, domani ci sarà qualche sorpresa per la cittadinanza di Bellizzi?
“Posso dire che proprio domani il nostro progetto entrarà nel vivo. Non sarà la semplice giornata dedicata al Carnevale, ma un assaggio di quello che proporremo nel tempo. Immagino convegni letterari, una festa per l’inizio della Primavera, una piazza piena di bambini che si divertono seguiti da animatori e personale competente che consenta loro di giocare in sicurezza. In passato ci fu la giornata dell’anguria. A partire dalle 15 ci sarà lo spettacolo musicale di Miki Farra, con annesso ricco buffet. Sarà un modo ulteriore per farci conoscere, per interagire con la cittadinanza, per accogliere chiunque voglia sposare il nostro progetto”.
Le recensioni dicono che “L’angolino del Sol” è uno dei ristoranti più apprezzati a Salerno e provincia. Al di là di questi splendidi progetti ci può dire qual è il vostro piatto tipico?
“Rispondo così: per me il piatto tipico è mettere a disposizione dei clienti ogni giorno prodotti freschi, di qualità, che valorizzino la Campania e il territorio salernitano”.
Ma di cibo di qualità ce n’è davvero a bizzeffe. Merito della competenza e della bravura dello chef Teo. Dai salumi di mare a gli spaghetti con le vongole a prezzi irrisori passando per la “puccia” e la paella. Dalla scorsa settimana, invece, l’Angolino del Sol ha avviato anche l’attività del bar affidata al giovane Daniele Pepino, con apertura alle 5 del mattino “per poter essere a disposizione di chi si alza per andare a lavoro, di chi si prepara per andare a scuola o più semplicemente di chi vuole iniziare la giornata col sorriso e sentendosi a casa”. Il ristorante è ubicato a Bellizzi, per qualunque info è possibile consultare la pagina facebook cliccando qui. In bocca al lupo e complimenti a Santiago e a tutto il suo staff per aver scommesso con coraggio su un progetto fatto anzitutto di umanità, cultura e sentimenti.