Crisi Salernitana, il Club 2010: “Squadra acquistata senza debiti, ora in B con milioni di passivo”
“Dopo l’ennesima sciagurata gara persa a Cagliari ed ormai consueta figuraccia rimediata dalla Salernitana, non ci resta che una immensa rabbia e disgusto per i protagonisti di questo squallido teatrino che va avanti dall’inizio di questo vergognoso campionato nel quale realmente non abbiamo mai partecipato per manifesta inferiorita’
La verità è che per provare vergogna bisogna avere dignità : sentimento mai manifestato da nessuno delle componenti, societaria e tecnica A partire dal Presidente Iervolino, maggiore responsabile di questo immane disastro (sportivo) senza precedenti fino all’ultimo dei mercenari che indossa indegnamente la maglia granata (e che non dovrebbe mai più vestirla fino a fine stagione )
Passando per l’evidente fallimento del ds Sabatini (sicuramente il meno responsabile ma che ha sbagliato tutto nel mercato di gennaio, compreso l’aver scelto un allenatore inadeguato ed impresentabile come Liverani )
Inutile ripeterlo, ma noi lo diciamo da luglio: la squadra granata e’ retrocessa dal ritiro di Rivisondoli !!
La nave affonda senza il suo Capitano, abituato a vincere in altri settori ma ora evidentemente perdente in malo modo nel mondo pallonaro Ed allora il tempo e’ finito, le chiacchiere dolci non servono più, ne’ i cuoricini e gli improbabili sinallagma d’amore sono volati via Caro Presidente Iervolino, ci faccia capire, ora , quale e’ il futuro della Salernitana : c’è una serie B da programmare in tempo per tornare in massima serie. Nessuno dimentica che ha preso una società in serie A per pochi spiccioli e con zero debiti e l’ha trascinata nella serie inferiore dopo soli 3 anni con svariati milioni di passività Se non se la sente, se ha cambiato idea e non ha più voglia allora passi subito la mano, restituendo onore e dignità a Salerno ed alla sua unica ed inimitabile tifoseria, che esigono e meritano chiarezza e verità”. E’ quanto scrive nella nota (dura) il club 2010 retto dal presidente Salvatore Orilia.