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Crac Amato, le condanne sono definitive Attualità Cronaca 

Crac Amato, le condanne sono definitive

Crac Amato: ricorsi respinti. Arriva la condanna definitiva per l’ex sottosegretario democristiano, l’onorevole Paolo Del Mese e per l’ex consigliere provinciale, Antonio Anastasio, scrive il mattino,  protagonisti del fallimento dello storico pastificio salernitano dichiarato fallito nel luglio 2011. A mettere la parola fine a un’inchiesta culminata nel 2012 quando scattarono i primi arresti – tra cui quello del nipote del cavaliere, Giuseppe jr Amato e dell’ex deputato Paolo Del Mese – sono stati i giudici della Corte di Cassazione che hanno rigettato i ricorsi avanzati dal collegio difensivo (avvocati Massimo ed Emiliano Torre, Carlo Di Ruocco, Felice Lentini, Paolo Toscano e Antonio Boffa) rendendo così definitive le condanne già pronunciate nell’aprile dello scorso anno dai giudici della Corte d’appello del tribunale di Salerno. Dovranno quindi scontare quattro anni di reclusione Paolo Del Mese, punto di riferimento in provincia di una delle correnti dell’ex Dc, e tre anni Antonio Anastasio accusati il primo di avere incassato “prestiti non onerosi” che il cavaliere Giuseppe Amato, legato a lui da vecchia amicizia, gli avrebbe erogato dalle casse aziendali quando il pastificio era già sull’orlo del dissesto, e il secondo di aver contribuito al crac dell’azienda pastaia ricevendo prestiti immotivati, senza interessi né garanzia di restituzione. Confermate le condanne anche per i membri del collegio sindacale della Amato spa. Gli altri circa 20 imputati erano già stati assolti nel 2017 all’esito del processo di primo grado e, per loro, la Procura non aveva avanzato alcuna richiesta di Appello. È calato così il sipario su un’inchiesta che, travolgendo lo storico opificio salernitano, fece scalpore in città.

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