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Coronavirus: boom di ansia, depressione ed insonnia Lifestyle 

Coronavirus: boom di ansia, depressione ed insonnia

Ansia, depressione ed insonnia in questi ultimi giorni sono aumentati. Ci si sente stressati per l’insolamento per proteggersi dal coronavirus, la depressione peggiora la qualità del sonno e l’aumento del consumo del cibo proprio per gestire l’ansia tendono anche a farci ingrassare.

Questi sono solo alcuni dei segnali di disagio che noi italiani stiamo attraversando dopo 3-4 settimane di lockdown. Proprio su questi problemi sono stati intervistati sia uomini che donne di età compresa tra i 20 e i 60 anni per valutare gli effetti del coronavirus sul sonno.

Il ralentare i propri ritmi, cambiare la solita routine, correggere l’alimentazione per fronteggiare il virus, sono cose che alla lunga stanno mandando in tilt tantissimi italiani. In molti si sono ammalati direttamente, o hanno vissuto la malattia in maniera indiretta per una persona ricoverata o morta per covid-19, restrizioni sugli spostamenti e su tantissime altre cose come il lavoro dove disoccupati, liberi professionisti, impiegati o imprenditori hanno creato inevitabilmente delle conseguenze sull’equilibrio psico-fisico.

La ricerca ha dato questi risultati:
– Il 34% (di cui il 24% donne) hanno dichiarato che l’insonnia è aumentata, sentono un maggiore appetito “da nervosismo” e hanno attacchi di ansia perchè temodo per la propria salute e quella dei propri familiari.
– Il 18% hanno dichiarato che non riescono ad adattarsi al nuovo stile di vita da “isolamento” e non riescono a prendere sonno poichè in casa si vive uno stress maggiore poichè gli spazi vitali vengono spesso invasi.
– Il 22% dichiarano che non riescono a dormire come una volta per pensieri ricorrenti, come ad esempio la riduzione del proprio reddito (e qui sia uomini che donne hanno dato la stessa risposta).
– Il 13% degli intervistati hanno dichiarato di avere forti sbalzi d’umore misti a depressione e che per aiutarsi usano ansiolitici e antidepressivi prescritti in queste settimane dal loro medico di famiglia.
– L’8% dichiarano che sono diventati super sedentari e trascorrono le loro giornate a poltrire, quindi anche il loro sonno ne risente.
– Il 3% ha iniziato a scambiare la notte con il giorno e viceversa a causa di una dipendenza da TV.
– Il 2% non si è ancora abituato all’ora legale entrata in vigore lo scorso 29 marzo.

 

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