Contestazioni all’Università, il Link Fisciano: “Giornata buia per la democrazia all’ateneo salernitano”
Il Link Fisciano – Sindacato Universitario Studentesco fa chiarezza si ciò che è accaduto ieri all’Università degli Studi di Salerno durante un evento organizzato da Azione Universitaria Salerno, con la partecipazione del deputato Giovanni Donzelli di Fratelli d’Italia. Secondo il sindacato universitario l’evento si è svolto in un clima di tensione “alimentato dall’ingente e ingiustificata presenza delle forze dell’ordine all’interno del Campus”. Il dibattito sull’autonomia differenziata, che si è tenuto successivamente, patrocinato dal Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione, ha visto la presenza di numerosi esponenti politici di centrodestra e centrosinistra, tra cui rappresentanti di Fratelli d’Italia, Lega, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. “Tuttavia, questi parlamentari hanno trasformato la loro partecipazione in una vera e propria passerella istituzionale, ignorando le studentesse e gli studenti che hanno provato a partecipare, escludendo dal dibattito le profonde difficoltà che il sistema universitario sta vivendo a causa dei tagli e dei definanziamenti operati dal Governo Meloni.” Come sindacato universitario studentesco Link Fisciano, “abbiamo espresso pacificamente il nostro dissenso rispetto a questa ipocrita presenza in Ateneo. La nostra contestazione, completamente non violenta, è stata repressa con metodi inaccettabili: la polizia ha deciso di escluderci dall’iniziativa di dibattito politico, dichiarando esplicitamente di volerci “punire”. Un atto grave e arbitrario, ancor più considerando che siamo parte attiva della rappresentanza studentesca all’interno dello stesso Dipartimento promotore dell’evento”. “Ci è stato impedito di partecipare a un dibattito politico per il solo fatto di avere idee differenti. È una palese violazione della democrazia e della libertà di espressione in un luogo che dovrebbe essere il simbolo del confronto e della crescita culturale”, dichiara Amaranta Avallone, coordinatrice di Link Fisciano. “A ciò si aggiunge la narrazione distorta da parte di alcuni organi di stampa, che hanno ridotto la nostra protesta a un atto di facinorosi, travisando la realtà e contribuendo a rafforzare un clima repressivo nei confronti delle voci critiche. La polizia ha selezionato chi potesse partecipare al dibattito in base alle proprie idee politiche. È l’ennesima dimostrazione di come la deriva autoritaria nel nostro Paese sia ormai una realtà concreta. Non possiamo restare in silenzio di fronte a questo attacco ai diritti e alle libertà”, aggiunge Vincenzo Landi, rappresentante in Consiglio Degli Studenti per il Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione. Quanto accaduto ieri ” è un chiaro segnale dell’involuzione democratica in corso: l’intervento delle forze dell’ordine nei luoghi del sapere per discriminare sulla base delle opinioni politiche è un fatto gravissimo, che anticipa scenari inquietanti. La stretta repressiva imposta dal Governo e la direzione intrapresa con il Disegno di Legge Sicurezza stanno trasformando il nostro spazio democratico in un ambiente sempre più ostile alla partecipazione critica e al dissenso”. In conclusione: “Di fronte a questa escalation autoritaria, è fondamentale alzare la voce e mobilitarsi. Non possiamo accettare che le università diventino luoghi di censura e repressione. Non ci faremo intimidire: il nostro impegno per un’università libera, antifascista e partecipata sarà più forte che mai”.