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Check-in in presenza, l’Abbac: soluzioni innovative per il settore ricettivo Attualità Turismo ed Eventi 

Check-in in presenza, l’Abbac: soluzioni innovative per il settore ricettivo

L’Abbac, principale associazione di categoria del settore ricettivo, ha espresso il proprio punto di vista sull’obbligo di identificazione degli ospiti stabilito dall’art. 109 del TULPS (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Secondo le indicazioni del Capo della Polizia, è necessario il riconoscimento in presenza degli ospiti da parte del gestore, con verifica dei documenti d’identità. Tuttavia, l’Abbac manifesta perplessità sull’obbligo stringente di presenza fisica e sull’uso limitato di strumenti tecnologici, come le key-box e i sistemi di domotica. “Non siamo dei poliziotti, il nostro ruolo è diverso. Se lo Stato vuole rafforzare la sicurezza, dovrebbe investire in soluzioni tecnologiche e innovative che permettano una gestione più sicura degli accessi”, afferma Agostino Ingenito, presidente nazionale dell’associazione. Pur riconoscendo la necessità di contrastare fenomeni di illegalità, Ingenito ribadisce che i gestori non sono obbligati a vigilare costantemente le strutture. L’uso delle key-box, spesso criticate, viene ritenuto utile in alcuni contesti, come per garantire accessi in orari imprevisti.   L’Abbac sottolinea l’importanza di un dialogo tra istituzioni e operatori del settore. Ingenito invita a considerare le esigenze di un comparto in forte crescita, che offre opportunità economiche a molte famiglie e micro-imprese. “Incoraggiamo i property manager a rispettare gli obblighi di legge per l’identificazione degli ospiti. Tuttavia, il sistema deve evolversi per non penalizzare un settore cruciale per l’economia turistica italiana”, conclude Ingenito.

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