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CENTRO COMMERCIALE LA FABBRICA , ASSOCIAZIONI IN CAMPO Attualità Economia 

CENTRO COMMERCIALE LA FABBRICA , ASSOCIAZIONI IN CAMPO

Le Associazioni “Salute e vita” e “Help Tutela e sostegno dei consumatori” terranno una conferenza stampa per domani sabato 8 maggio alle ore 10:15 in via Tiberio Claudio Felice davanti all’ingresso del Centro Commerciale “La Fabbrica”, chiuso improvvisamente da pochi giorni nel silenzio generale.

“Tale fallimento riteniamo debba essere oggetto di  una riflessione attenta perché deve essere posto sotto una lente di ingrandimento della politica in quanto non si tratta di un semplice “fatto privato”, come la proprietà Lettieri tenta di far passare,  ma coinvolge la vita di decine e decine di lavoratori ed il loro futuro, implica una serie di finanziamenti pubblici nonché la partecipazione di istituzioni, a partire dal Comune di Salerno, che hanno sostenuto questo centro commerciale per il quale, fin dall’inizio, il Consigliere Giampaolo Lambiase ha mostrato forti perplessità definendolo  un investimento illegittimo e fallimentare in quanto avveniva in un contesto di piena zona industriale.

Riteniamo sia stata una scelta sbagliata e scellerata dall’Amministrazione Comunale che, insieme all’ASI, ha favorito l’insediamento di un centro commerciale che purtroppo nasceva già morto in quanto collocato all’interno di un contesto industriale e quindi violentando e stravolgendo la finalità e la vocazione di quel territorio per favorire solo una vera e propria speculazione.

Saranno presenti, insieme ai presidenti delle associazioni Lorenzo Forte e Nadia Bassano, il consigliere Giampaolo Lambiase, che fin dall’inizio ha manifestato l’illegittimità della scelta fallimentare di autorizzare la nascita in zona industriale di un centro commerciale, prevedendo che non avrebbe avuto alcun futuro tranne quello di una speculazione, e sarà con  noi il sindacalista Angelo Rispoli, segretario  provinciale del sindacato CSA-FIADEL Salerno, che si è occupato della vertenza dei lavoratori.

Proveremo dunque a far luce e a riflettere sul perché di questo fallimento: è necessaria una riflessione in quanto questo tracollo non deve passare come una semplice “questione privata” di un imprenditore ma, dal momento che ci sono stati numerosi finanziamenti e coinvolgimenti istituzionali e pubblici, riguarda gli interessi dell’intera collettività, riguarda la vita di decine e decine di lavoratori, delle loro famiglie e del loro futuro”.

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