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Cava de’ Tirreni: agguato a colpi di spranghe per l’imprenditore Antonio Della Monica Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Cava de’ Tirreni: agguato a colpi di spranghe per l’imprenditore Antonio Della Monica

Guai per l’imprenditore di Cava de’ Tirreni Antonio della Monica , ex re dei supermercati ed ex patron della Cavese, che è rimasto vittima di un’aggressione. Il fatto è accaduto nel primo pomeriggio di venerdì scorso. Erano circa le 15, e l’imprenditore cavese si trovava in uno stabile in Corso Mazzini, vicino allo Stadio Simonetta Lamberti di Cava de’ Tirreni.

Antonio Della Monica era insieme ad un agente immobiliare e ad un tecnico ingaggiato per una perizia estimativa sul valore degli appartamenti in vendita all’interno del palazzo. I tre sono stati aggrediti da più persone, erano cinque o sei almeno.

Appena entrati nello stabile, Della Monica e i due che lo accompagnavano sono stati bloccati mentre si apprestavano a salire le scale. Un primo gruppo impediva loro l’accesso ai piani superiori, mentre un secondo chiudeva l’uscita esterna. Sembra anche che tra gli aggressori ci fossero alcuni con il volto coperto, incappucciati.

Armati di spranghe questi individui hanno colpito l’imprenditore cavese e i suoi più volte. I malcapitati hanno riportato diverse ferite in vari punti del corpo: alla testa, alle gambe, alle braccia e alla schiena.

Riusciti a fuggire in qualche modo a questa violenza, sono stati trasportati tutti al pronto soccorso dell’ospedale di Cava de’ Tirreni. La prognosi per Della Monica e i due che lo accompagnavano è di dieci giorni.

Come ha raccontato lo stesso Antonio Della Monica, si sarebbe tratteto di un vero e proprio agguato. L’imprenditore cavese è stato davvero sfortunato perchè non doveva essere lì quel giorno. Si era infatti recato in quello stabile per conto di un amico che lavora nel settore della panificazione, che non poteva andare all’incontro.

Ora le forze dell’ordine, i Carabinieri in particolare, stanno indagando su chi possano essere queste persone, su eventuali mandanti e soprattutto sui motivi di questa azione così violenta. Le indagini si stanno svolgendo nel più stretto riserbo; quel che è certo è che chi era interessato agli appartamenti aveva già avviato le trattative per l’acquisto, vista la presenza di un tecnico incaricato di valutare il tutto economicamente. Evidentemente gli aggressori sapevano bene dove e quando colpire. (fonte: La Città)

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