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“Capo, nu cafè”, ecco le richieste dei parcheggiatori abusivi e la “mappa” della città che si erano divisi Cronaca Primo piano 

“Capo, nu cafè”, ecco le richieste dei parcheggiatori abusivi e la “mappa” della città che si erano divisi

“Capo, na cosa a piacere”. Oppure: “Nu cafè”.  Sono gli automobilisti vessati dagli abusivi della sosta a rilasciare dichiarazioni al pm Elena Guarino della Procura di Salerno per l’inchiesta sui parcheggiatori abusivi arrestati lunedì mattina. «Si è avvicinato a me con il chiaro intento di riscuotere dei soldi, come in tutte le altre circostanze in cui ho parcheggiato» ha raccontato una vittima al titolare del fascicolo di inchiesta dopo aver riconosciuto l’abusivo in foto. Ed ha aggiunto: «gli ho dato un euro per evitare possibili ritorsioni personali ma anche danneggiamenti alla mia auto». Quello che è emerso dalle indagini dei carabinieri  ancora una volta, è la scientifica suddivisione delle aree. Un elemento, questo che era venuto fuori già nel corso delle precedenti operazioni.  Il Lungomare Colombo e la zona del Polo Nautico, erano divise tra Alberto Sica e Aniello Candela; il cinema Multisala e via Bandiera, era la zona di Luigi Maisto, Angelo Cioffi, Roberto Frasca e a volte di Aniello Candela; Maisto poi, si spostava anche in viale Giuseppe Verdi; via San Leonardo, era competenza di Giuliano Pastore; via Salvador Allende, di Salvatore Ragosta; Forte La Carnale, di Severino Lambiase; via Clark, in prossimità della discoteca Sea Garden, zona di Roberto Frasca e Luigi Maisto. Gli spostamenti di zona erano per la maggior parte legati anche agli eventi che potevano attirare o meno «clienti».

 

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