You are here
BONUS MOBILITÀ PER BICI E MONOPATTINI: PER IL RIMBORSO E’ NECESSARIA LA FATTURA DEL NEGOZIO E NON LO SCONTRINO Economia Primo piano 

BONUS MOBILITÀ PER BICI E MONOPATTINI: PER IL RIMBORSO E’ NECESSARIA LA FATTURA DEL NEGOZIO E NON LO SCONTRINO

Il bonus mobilità varrà per tutti gli acquisti effettuati dal 4 maggio 2020 in poi.
Una nota il Ministero del Trasporti fa sapere che non ci saranno rimborsi per chi esibirà solo uno scontrino di acquisto e non la fattura.
E’ bene che lo sappiano immediatamente coloro che sono interessati all’acquisto di una bici o di un monopattino elettrico.
Il testo di legge al momento non ha chiarito come si otterrà il rimborso.
Si tratta di un aspetto che ha rilevanza in quanto vale il 60% del prezzo pagato fino a un massimo di 500 euro.
In una nota viene fornita una indicazione in più molto utile per chi vuole comperare bici elettriche e monopattini prima che inizino a scarseggiare sul mercato.
La nota del MIT spiega nel dettaglio quali siano le condizioni per fruire del rimborso del bonus anche retroattivamente per gli acquisti fatti dal 4 maggio in poi.
Il buono mobilità spetta ai maggiorenni residenti nei capoluoghi di Regione, nelle Città metropolitane, nei capoluoghi di Provincia ovvero nei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti ed avrà efficacia retroattiva: potranno infatti beneficiarne quanti, avendone i requisiti, abbiano fatto acquisti a partire dal 4 maggio 2020 giorno di inizio della Fase 2.
Per ottenere il contributo basterà conservare il documento giustificativo di spesa (fattura) e non appena sarà on line, accedere tramite credenziali SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) sull’applicazione web che sarà predisposta nei prossimi giorni da parte del Ministero dell’Ambiente.
Per ottenere il rimborso sarà necessaria la fattura, il solo scontrino potrebbe non essere sufficiente.
La fattura è intestata e nominativa e quindi si può collegare a chi chiede il rimborso, mentre lo scontrino è anonimo.
La fattura contrariamente a quanto pensano in molti può essere emessa anche a favore di persone fisiche anche non in possesso di partita IVA, indicando il solo codice fiscale.
Potrebbe andare bene anche uno scontrino parlante che riporti anche il codice fiscale dell’acquirente un pò come accade in farmacia per poter avere quella pezza d’appoggio giustificativa per poter dedurre il costo sostenuto.
Molti negozi di elettronica e di biciclette però non hanno la possibilità di inserire il codice fiscale del cliente nello scontrino e generalmente sono restii a emettere fatture a clienti privati questo per evitare di registrare un cliente in più in anagrafica.
Il consiglio da prendere al volo è quindi quello di pretendere sempre l’emissione di fattura durante la fase di acquisto di biciclette o monopattini elettrici, in mancanza della quale è impossibile chiedere il rimborso del bonus mobilità.
Il suggerimento per chi invece ha già fatto l’acquisto dal 4 maggio in poi con scontrino è quello di ritornare nel negozio dove si è effettuato l’acquisto e chiedere l’emissione della fattura (meglio farlo entro la fine del mese).
Se il negozio si rifiuta meglio richiedere l’annullamento dello scontrino ed chiedere l’emissione di una fattura con una nuova data.
Per gli acquisti effettuati online se non è possibile avere la fattura meglio restituire quanto acquistato e procedere con un nuovo acquisto questa volta con richiesta di fattura.







Related posts