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AVVOCATI IN PIENA CRISI: TRIBUNALI CHIUSI NIENTE PROCESSI E NIENTE PARCELLE, CENTINAIA DI GIOVANI IN DIFFICOLTÀ Attualità 

AVVOCATI IN PIENA CRISI: TRIBUNALI CHIUSI NIENTE PROCESSI E NIENTE PARCELLE, CENTINAIA DI GIOVANI IN DIFFICOLTÀ

La crisi che imperversa nel mondo della giustizia si riflette soprattutto sui professionisti del settore, i legali. Il Tribunale è praticamente fermo dai primi di marzo con la prospettiva di rimanerci almeno fino alla prossima settimana per gran parte delle attività. Per una ripresa completa bisognerà attendere dopo il 30 Giugno ma è difficile ora immaginare il futuro in questa fase.
I magistrati vengono pagati dallo Stato, così come i cancellieri e il resto del personale amministrativo. Ma gli avvocati vivono con le notule delle loro prestazioni professionali se e quando vengono pagate. Tutti hanno il problema di recuperare i loro crediti.
Questa è la situazione odierna non solo dei legali ma di tutti i professionisti dai Dottori Commercialisti ai Geometri,dagli Ingegneri agli Architetti, che sono rimasti asserragliati nei loro studi ad aspettare una clientela che fino a poco tempo poteva uscire di casa solo per motivi urgenti portando con sè una autocertificazione. Era difficile qualificare come urgente l’appuntamento con un professionista, oltretutto con l’obbligo della distanza sociale e della mascherina. Il risultato è che tutti i professionisti sono in crisi ma gli avvocati più degli altri sono in pole position.
Oltretutto la categoria è inflazionata. Basti dire che gli iscritti all’Ordine Forense di Salerno sono circa 4.000. Se gli studi più noti e affermati perchè strutturati in qualche maniera reggono all’onda d’urto della recessione degli affari,ci sono centinaia di avvocati soprattutto i più giovani che vivono una situazione di precariato e che stanno soffrendo le pene dell’inferno per sbarcare il lunario.

Lo dimostra il numero impietoso di domande presentate dai legali per ottenere i 600 euro dalla Cassa Forense. Tutta gente che prima con una Laurea in tasca si arrangiava fra una parcella e l’altra e che adesso deve tirare avanti,pagare le spese del proprio studio,mandare avanti sè stessi e la famiglia con i pochi spiccioli che entrano in cassa e spesso nemmeno quelli perchè i clienti anche loro in difficoltà finanziarie chiedono di procastinare i pagamenti.
Persino gli studi di maggiori dimensioni quelli che hanno personale dipendente arrancano e fanno fatica ecco che le segretarie degli studi legali vengono messe o in ferie o in Cassa integrazione.
I processi civili quelli che danno da guadagnare alla gran parte della categoria sono più fermi degli altri, quelli penali (solo le urgenze) si fanno, almeno per ora in via telematica, anche se la camere penali hanno ottenuto la presenza in aula delle parti,giudice, Pm e difesa. Poco roba,comunque,perchè 4.000 avvocati possano vivere di questo.
Pochi giorni fa il Presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno ha scritto una lettera al Consiglio Nazionale Forense per sottolineare la situazione di grave emergenza che interessa l’Italia e che sta incidendo in maniera negativa sull’attività e sul reddito degli Avvocati italiani, che già da tempo lamentavano una situazione di grave criticità.

La professione si sta adattando ai nuovi strumenti organizzativi e sta facendo degli avvocati dei professionisti più tecnologici a stretto contatto con il web.
Il Presidente mettendo in risalto la grave situazione di crisi economica generata dalla pandemia ha richiesto l’adozione in via di urgenza di alcune misure volte a fornire un concreto sostegno all’Avvocatura. Il sussidio economico dei 600 euro ricevuto dalla Cassa Forense pur se di natura modesta ha contribuito a superare l’emergenza soprattutto delle nuove generazioni di Avvocati ma tale misura non è sufficiente per affrontare la crisi in atto e le nuove sfide che la Categoria dovrà affrontare. Oggi gli Avvocati hanno bisogno di procrastinare le tasse da pagare, di avere più tempo a disposizione perchè nei prossimi mesi i pagamenti li metteranno alle strette e per molti sarà impossibile corrisponderle.
In altri termini l’Avvocatura non chiede sussidi inadeguati ma solo la possibilità di pagare ciò che è dovuto tenendo presente il momento critico che la Categoria sta vivendo.
Con l’avvicinarsi delle scadenze fiscali dover dar via la liquidità che si è riusciti a mettere da parte con tanto sacrificio impedirà a molti di poter andare avanti e di riprendere a lavorare.
Considerate, quindi, le vicende di carattere eccezionale ed emergenziale che già hanno inciso e continueranno certamente ad incidere in maniera rilevante sulla disponibilità di liquidità in capo agli Avvocati interessati dalla sospensione pressoché totale dell’Attività Giudiziaria, il Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Salerno in esecuzione della Delibera Consiliare del 04.05.2020 ha puntato il dito su cinque punti invitando il Consiglio Nazionale Forense a prendere atto delle proprie urgenti richieste:
1. Sospensione gli obblighi tributari per il corrente anno.
2. Per tutto il periodo di durata dell’emergenza Covid-19 si chiede che venga attribuito agli Avvocati il diritto di compensare i crediti vantati a titolo di patrocinio a spese dello Stato senza alcun limite di carattere finanziario e temporale.
3. Attesa l’eccezionalità dell’emergenza sanitaria in atto si richiede che venga espressamente previsto supporto alla liquidità degli Avvocati mediante l’estensione delle misure adottate per le
imprese colpite dall’emergenza epidemiologica.
4. Direttive volte a favorire lo svolgimento delle udienze anche nel periodo pomeridiano.
5. Un intervento normativo volto a sospendere per l’anno in corso il periodo di c.d. sospensione feriale posto che l’eccezionalità dell’evento emergenziale in atto ha già arrestato totalmente l’Attività Giudiziaria rallentando ulteriormente i tempi biblici della Giustizia.







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