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ANIMALI CHIUSI IN AUTO SOTTO AL SOLE E NECESSITÀ DI INTERVENTO L'Avvocato risponde 

ANIMALI CHIUSI IN AUTO SOTTO AL SOLE E NECESSITÀ DI INTERVENTO

Iniziano i primi caldi e, come purtroppo ogni anno succede, le cronache si riempiranno di episodi in cui, la disattenzione e la superficialità faranno danni, a volte irrimediabili, per l’abbandono di animali chiusi in auto.
Ben sappiamo come il sistema termoregolatore corporeo degli animali sia delicatissimo, ed il rischio del famoso “colpo di calore” quindi, risulta molto elevato.
Cosa fare se ci troviamo di fronte a tali eventi e quale il giusto modo di comportarsi?
Attenzione al porre in atto azioni troppo repentine e non ragionate perché, la frettolosa rottura di un finestrino di un’auto, potrebbe essere decisione con risvolti molto negativi.
I social, con faciloneria, istigano all’immediato intervento ma, la non motivata effrazione di un’auto, può diventare un vero e proprio reato di cui rispondere sia alla legge che al proprietario del veicolo.
Prima di ricorrere al gesto estremo della rottura, accertarsi che vi sia una reale situazione di pericolo per l’animale rinchiuso.
Infatti, se l’auto è parcheggiata in pieno sole con i finestrini chiusi, il rischio è molto più alto rispetto ad uno stazionamento all’ombra ed arieggiato: indispensabile è accertarsi che l’animale non reagisca a stimolazioni esterne ed appaia sofferente ed affannato. Solo in questo caso, come approfondisce anche l’Organizzazione Internazionale Protezione Animali, la coscienza collettiva impone di intervenire per tutelare una vita in pericolo: è però opportuno, dopo aver fatto veloci ricerche del proprietario nelle vicinanze, procurarsi dei testimoni e filmare lo stato di fatto, per poter successivamente dimostrare un reale “stato di necessità” atto a giustificare il gesto e non essere sottoposti a richieste di risarcimento danni o, peggio ancora, ad azioni penali.
La giurisprudenza è sufficientemente costante in situazioni simili, e prende il via dalla Sentenza 175/2008 della Corte di Cassazione, che confermò la condanna di un proprietario che aveva lasciato il proprio cane chiuso al sole: per quanto l’animale si fosse salvato, furono puniti i gravi patimenti a cui era stato sottoposto.
Decisivo, in tali situazioni, anche l’art. 54 del Codice Penale, in merito all’accertato riconoscimento di un reale “stato di necessità”.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specifica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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