You are here
Angri, la Lega contraria alle scelte della triade commissariale: “Contenti i soliti noti politici” Provincia e Regione 

Angri, la Lega contraria alle scelte della triade commissariale: “Contenti i soliti noti politici”

“L’Amministrazione commissariale. Tanto tuonò che piovve. Contenti i soliti noti politici dal commissariamento facile, quelli che “il sindaco se ne deve andare a casa! E’ meglio che viene il commissario”, quelli che in venti anni, in spregio al volere del Popolo, decidono riuniti, davanti ad una pizza, il destino di un’intera comunità, perché loro “hanno i voti”.
Eccovi accontentati”. Questo è quanto si legge in una nota a firma dei componenti della Lega Angri: Carla Manzo, Antonio Mainardi, M.immacolata D’Aniello e Giuseppe Del Sorbo, che attaccano le scelte della triade commissariale e attaccano i loro ex alleati, artefici della sfiducia al sindaco Cosimo Ferraioli. E adesso?

Dove sono finiti? Cosa stanno ancora tramando ai danni del Popolo? Con quale faccia si riproporranno, perché si riproporranno di sicuro? convinti di essere sempre dalla parte giusta della storia? Vedremo.
Intanto il Comune è gestito dai tanto richiesti Commissari. Persone degnissime, per carità, ma che hanno l’onere e l’onore di amministrare una comunità. E come? Semplicemente limitandosi all’ordinaria amministrazione e, in qualche caso speciale, come per la NOSTRA azienda, facendo anche qualcosa di “straordinaria amministrazione”, più o meno consapevolmente.
E’ certamente straordinaria la scelta di affiancare alla direzione dell’azienda (Aes) un professionista esterno sì con metodi trasparenti, ma che, guarda caso, ha già lavorato a Scafati, occupandosi della stessa cosa.
Poi si sceglie di incaricare un avvocato cassazionista a supporto dell’avvocatura civica, senza tener conto che il comune di Angri ha già una short-list con all’interno questo tipo di figure professionali.
Si perché i commissari, in quanto esseri umani, tendono anch’essi a comportarsi come tutti, affidandosi a persone delle quali sono note capacità e attitudini.
Tutto questo, ovviamente, grava, insieme alle indennità e ai rimborsi spese della triade, sulle casse dell’Ente.
Ma dove sono ora coloro che pochi mesi fa si battevano il petto in consiglio comunale scatenando cherelle estenuanti su qualsivoglia argomento?
Il punto è che la lotta politica, a livello locale, si è ridotta ad una lotta personale spesso basata su affermazioni campate in aria e limitate alla calunnia e alla denigrazione, un po’ perché i comuni hanno ben pochi margini e un po’ perché è più facile guadagnare voti screditando “l’avversario”.
E qui nessuno di quelli che hanno voluto il commissariamento ha niente da dire? Tutto bene? Tutto corretto sul piano etico e politico?
Si, perché il commissario si invoca non si critica, tengo famiglia”.

scritto da 







Related posts