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Analisi cliniche a Salerno, si tornerà a pagare Economia Primo piano 

Analisi cliniche a Salerno, si tornerà a pagare

Era fine agosto quando il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca autorizzò formalmente le aziende sanitarie della Campania «a finanziare, in via di anticipazione con fondi propri, le prestazioni di analisi dei laboratori accreditati per evitare così ogni eventuale interruzione dei servizi sanitari offerti ai cittadini». Aggiungendo pure che «chi avesse già fruito di prestazioni a pagamento, per il superamento del budget, sarà rimborsato». Ma neppure un mese dopo, sono le stesse Asl a declinare l’invito, temendo, con buona probabilità, che eventuali anticipi di cassa potrebbero non venire mai rimborsati, o non nei tempi previsti, tra l’altro mai formalizzati. E così, ieri mattina, il dirigente dell’Unità operativa complessa Assistenza accreditata dell’Asl Salerno, Mario Forlenza, ha indirizzato a tutti i legali rappresentanti delle strutture accreditate e per conoscenza al direttore responsabile del distretto 66, una tabella nella quale si chiariscono, senza ombra di dubbio, le date di scadenza dei tetti di spesa, «nelle more di eventuali diverse disposizioni da parte dell’organo regionale», che evidentemente non sono (ancora) arrivate. Nel dettaglio, per quanto concerne i laboratori di analisi, l’esaurimento del budget è previsto per il 10 ottobre. Finora, degli oltre 18 milioni previsti per il 2018, ne sono stati utilizzati l’86 per cento, con un residuo di poco più di due milioni e mezzo che si prevede di ultimare nell’arco della prossima settimana. Non va meglio per il capitolo delle cosiddette branche a visita (pneumologica, oculistica, otorino, etc): in questo caso i fondi per la copertura degli esami termineranno il 13 ottobre e del milione e mezzo stanziato per quest’anno, restano poco più di 230mila euro, per un utilizzo complessivo pari all’85 per cento. Drammatica la voce radioterapia, dal momento che i due milioni e circa 275mila euro, sono già evaporati tra maggio e giugno. In questo caso, però, sia per fattori etici che medico- legali, le prestazioni stanno continuando a essere erogate dai centri che hanno deciso in coscienza di mettere mano alle proprie tasche, in attesa di rimborsi che non si sa quando arriveranno, per non lasciare in situazioni di difficoltà pazienti particolarmente critici, come quelli affetti da patologie tumorali, per i quali ogni giorno può essere prezioso. Lo stesso ha deciso di fare il sindacato nazionale area radiologica, riunitosi in assemblea nei giorni scorsi proprio per fare il punto sul termine dei tetti di spesa. I convenzionati di Radiologia della provincia di Salerno hanno infatti deciso di proseguire, nonostante tutto, l’erogazione delle prestazioni, per tutto il mese di ottobre, benché non ci siano più fondi. Una decisione assunta «nella ferma convinzione di tutelare l’interesse superiore dei propri pazienti che resterebbero altrimenti penalizzati dalla sospensione delle prestazioni con quattro mesi di anticipo rispetto alla fine dell’anno». Dunque, fino al 31 ottobre, sono ancora convenzionate, benchè senza budget, radiografie, ecografie, tac e risonanze magnetiche. Per quanto riguarda invece i tetti di spesa per i residenti in altre regioni che scelgono Salerno per farsi curare, per il capitolo branche a visita la data presunta dello sforamento è il 31 dicembre, mentre per i laboratori il 17 ottobre. Nella nota Forlenza precisa poi che «qualora l’esaurimento del limite di spesa si verifichi a consuntivo in una data successiva rispetto all’ultima data di previsione di esaurimento comunicata dalla Asl, nulla spetterà agli erogatori, nè a titolo di compenso, nè a titolo di indennizzo o di risarcimento, per le prestazioni sanitarie rese oltre la data consuntiva di esaurimento del limite di spesa». Fonte: La Città di Salerno

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