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Alta Velocità, il caldo non perdona: raggiunto accordo tra  sindacati, con la Fillea CGIL in testa e il Consorzio Xenia Provincia Provincia e Regione 

Alta Velocità, il caldo non perdona: raggiunto accordo tra sindacati, con la Fillea CGIL in testa e il Consorzio Xenia

Il caldo estremo non è più un’eccezione: è la regola. E davanti a temperature che superano costantemente i 35°C, non si può restare fermi aspettando l’emergenza. Per questo la Fillea CGIL Salerno, in seguito all’Ordinanza Regionale Campania n.1 del 18 giugno 2025, ha chiesto e ottenuto dal Consorzio Xenia – impegnato nei cantieri dell’Alta Velocità – una rimodulazione degli orari di lavoro che anteponga la sicurezza alla produttività cieca. Si dà atto della  disponibilità mostrata dal Consorzio Xenia in particolar modo in questa circostanza.

La proposta, formalizzata dal segretario generale Vito Grieco, prevede una riorganizzazione dei turni che consenta di evitare le ore più calde della giornata, articolando il lavoro in due fasce orarie più sostenibili: una nella prima mattinata e una nella fascia serale, garantendo comunque la retribuzione delle ore aggiuntive come straordinario. L’obiettivo è chiaro: lavorare in sicurezza, senza dover ricorrere alla CIGO – la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria – che sospende l’attività ma penalizza i redditi dei lavoratori e, nello stesso tempo riduce le ore di produzione che la particolarità dell’opera non si può permettere il lusso di fermare, visti i tempi di consegna dell’opera legata ai fondi PNRR.

«Abbiamo chiesto di agire subito – dichiara Vito Grieco – perché la salute e la sicurezza sono una scelta quotidiana. Non possiamo aspettare che il sole picchi in testa ai lavoratori per capire che bisogna cambiare rotta. E Xenia ha dimostrato intelligenza e sensibilità, comprendendo che la produttività vera si costruisce con il rispetto, non con la fatica cieca».

La Fillea CGIL ha inoltre richiesto che nei cantieri venga garantita acqua in abbondanza e facilmente accessibile. «La fornitura costante di acqua è un gesto semplice, ma fondamentale. Abbiamo bisogno di cantieri in cui si respira dignità, non disidratazione. Non vogliamo vedere operai costretti a scegliere tra la pagnotta e la salute».

Il recente incidente che ha coinvolto un lavoratore ha ulteriormente rafforzato la convinzione del sindacato: le condizioni climatiche estreme – che si tratti di caldo, freddo o vento – incidono profondamente sulla sicurezza. In questo caso, per fortuna, tutti i dispositivi di protezione erano attivi e le misure di sicurezza rispettate. L’incidente, pur grave, non si è trasformato in tragedia proprio grazie alla vigilanza e alla prevenzione.

«Al lavoratore infortunato – aggiunge Grieco – vanno i nostri auguri più sinceri di pronta guarigione. Ma quell’episodio ci ricorda che non basta il casco se poi si lavora in condizioni proibitive. Servono protocolli, controlli, presenza sindacale, investimenti veri sulla sicurezza. E serve farlo adesso, non quando sarà troppo tardi».

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