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Alta tensione a Mondragone, bottiglie d’acqua contro Salvini costretto a interrompere il comizio. Cariche della polizia per disperdere i contestatori Attualità Primo piano 

Alta tensione a Mondragone, bottiglie d’acqua contro Salvini costretto a interrompere il comizio. Cariche della polizia per disperdere i contestatori

Clima di forte tensione a Mondragone dopo l’arrivo di Matteo Salvini. I manifestanti presenti in zona contestano il leader della Lega al grido di ‘sciacallo’, uno di loro gli ha lanciato contro dell’acqua (“Bene, ho anche caldo”, ha replicato il leader leghista). Le forze dell’ordine hanno cercato di allontanare i contestatori usando anche i manganelli. Dopo una carica, la situazione sembra stia tornando calma. Salvini è al momento nel gazebo della Lega subito fuori della zona rossa dei palazzi ex Cirio.

Fischi, slogan e contestazioni accolgono Matteo Salvini a Mondragone. Il leader della Lega arriva alle 19 ma appena prende la parola nel gazebo allestito sulla Domiziana, la sua voce viene sommersa dalle urla dei contestatori. E allora Salvini interrompe subito il discorso. Alta la tensione già prima dell’arrivo dell’ex ministro-scrive Repubblica. it-. Le forze dell’ordine hanno fatto arretrare i manifestanti con cariche di alleggerimento. Davanti al gazebo si è formato un maxi assembramento in attesa dell’ex ministro, saltate tutte le regole di contenimento del Covid 19, eccezion fatta per le mascherine.

Alcuni espongono lo striscione polemico: “Sciacallo”. Slogan come “Non ti vogliamo” e “Odio la Lega”. E accusano: “Nom ha mai fatto nulla per questa terra. Siamo orgogliosi di essere terroni”.

Ma la piazza è divisa, in starda ci sono anche sostenitori del Carroccio che replicano: “No ai provocatori”. Il leader della Lega Matteo Salvini arriva in una Mondragone blindata da esercito e forze dell’ordine e scossa dal focolaio di Coronavirus tra la comunità bulgara che vive nel quartiere dormitorio delle palazzine ex Cirio. Ieri confermati dalla Regione altri 23 contagi nella zona.

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